Nuovi studi su quello che chiamano l’impatto del Dryas Recente indicano che il 10% di tutto il globo venne arso dalle fiamme e che la nascente civiltà umana si trovò sull’orlo dell’estinzione.
Noi siamo i figli di quei sopravvissuti, i miti ed i racconti del diluvio universale ed altre catastrofi globali prendono sempre più veridicità.

Raffigurazione di un evento d’impatto di grandi proporzioni. – Wikipedia, pubblico dominio

Un recente studio condotto da 24 ricercatori ha prodotto due documenti scientifici che riassumono il complesso impatto sulla vita terrestre verificatosi 12.800 anni fa. Il così detto impatto del Dryas Recente che mise a dura prova una giovane umanità già stanziata su tutto il pianeta e pronta per società complesse e articolate. La cometa che colpi l’emisfero nord creò una catastrofe globale capace di incenerire il 10% di tutte le terre emerse e diede origine ad una successiva era glaciale con conseguente estinzione dei grandi mammiferi come il mammuth e la tigre dai denti a sciabola.

Lo studio è diviso in due parti : uno chiamato “Part I: Ice Cores and Glaciers” e l’altro “Part 2: Lake, Marine, and Terrestrial Sediments” e posso essere trovate a questo link.

“Lo studio esamina più di 170 siti differenti in tutto il mondo” chiarisce Adrian Melott coautore della ricerca e professore emerito di fisica e astronomia dell’Università del Kansas. I nuovi dati raccolti indicano che il disastroso evento colpì la Terra quando una cometa del diametro di 100 km entro nel sistema solare e andò in frantumi.

Potresti leggere anche l’approfondimento:Impatto cometario del Dryas recente: la ricerca

Tempi disastrosi per la nostra giovane civiltà

La Stele dell’avvoltoio ed altri reperti simboleggerebbero il grande cataclisma che colpì l’umanità. – Wikipedia – Göbekli Tepe, collina di insediamenti vicino a Şanlıurfa, Turchia sud-orientale, allegato D pilastro 43. Foto di  Klaus-Peter Simon rilasciata con licenza CC BY-SA 3.0

L’impatto di questi frammenti causarono incendi così estesi che le ceneri oscurarono il Sole e non permisero alla luce solare di riscaldare il pianeta. Il clima si raffreddò rapidamente, le piante morirono, le fonti di cibo si esaurirono e i ghiacciai tornarono a invadere le terre. Le correnti oceaniche cambiarono creando un’era glaciale che durò più di mille anni.

“L’ipotesi più accreditata visti i dati è che più frammenti di questa cometa colpirono la Terra, una quantità di “firme” di questo impatto si possono trovare nella sedimentazione di Diossina, Nitrati, Ammoniaca e altri componenti derivanti da un incredibile rogo di massa. Almeno il 10% delle terre emerse furono consumate dal fuoco è una superficie enorme”.

“Lo strato di ozono quasi scomparì e fece aumentare in modo drastico i tumori della pelle ed altri effetti molto negativi sulla salute umana” , in tutto questo marasma la specie umana si assottigliò quasi al punto di estinguersi.

Se confermato questo studio potrebbe aprire le porte a quello che studiosi come Graham Hancock ed altri affermano da tempo: una antica civiltà (chiamiamola Atlantide o Mu o Lemuria o tutti insieme) potrebbe essere stata spazzata via dalle fiamme e dallo sconquasso globale. Quello che è rimasto sono i miti del diluvio o i racconti come quello di Platone sulla fine del continente perduto.

Gli studi di Graham Hancock

Nel suo ultimo libro: Graham Hancock: Il ritorno degli dei ipotizza che una civiltà avanzata fiorì durante l’ultima era glaciale e fu spazzata via circa 13.000 anni fa da un impatto cometario di incredibile violenza. Gli antichi avrebbero costruito monumenti e lasciato racconti per avvertirci che in futuro potrebbe riaccadere…

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Stralcio testo tratto dalla pagina: nibiru2012.it sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

 

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