All’entrata della cittadina di Aparecida vi e’ un grande arco, sul quale sta scritto: ”Aparecida, la capitale della fede”.

Nostra Signora della Concezione Aparecida – Wikipedia, pubblico dominio

Aparecida e’ una piccola cittadina (35.000 abitanti), situata a 168 km . a nord di Sao Paulo. Pochi, al di fuori della regione, conoscerebbero il nome di questa localita’, se non fosse che in essa sorge quello che, sostengono i brasiliani, e’ il maggior santuario mariano del mondo e, in assoluto, la seconda chiesa – per grandezza – dopo la basilica vaticana. Ogni anno, il 12 ottobre, la città è visitata specialmente dagli affezionati alla Nostra Signora Aparecida. In questo giorno più di 200 mila pellegrini vanno al Santuario per partecipare ad una delle Messe celebrate nella Cattedrale-Basilica della Nostra Signora Aparecida, nota come “Nuova Basilica” e nella Basilica Nazionale di Aparecida, nota come la “Vecchia Basilica”. Da una statistica del 1998 risulta secondo, dopo “Guadalupe” in Messico con oltre 14 milioni di pellegrini, per i suoi sette milioni e mezzo di famiglie, uomini e donne, religiosi e sacerdoti che s’inoltrano nel “Vale do Paraiba”, bagnata dal fiume Paraiba e circondata dalle catene montuose della Serra do Mar e della Serra da Mantiqueira.

La storia della Madonna di Aparecida (la ”apparsa”, in portoghese) comincia nel 1717 quando tre pescatori – così si narra – pescando nel fiume Paraiba si trovarono nella rete il corpo di una statua, ma senza la testa. Gettarono ancora la rete, e pescarono una testa. Un senso di stupore colse i tre che rigettarono le reti. Lo stupore illuminò i loro volti quando a fatica tiravano le reti vedendo in esse pesce di ottima qualità. La pesca fu così abbondante che a stento la barca si manteneva in equilibrio sulle acque.

I pescatori, però, prima di andare al mercato, lasciarono la statua a Silvana, la moglie di João.
Silvana ne incollò la testa al corpo e la tenne con sé per circa 10 anni. Tutti i giorni la famiglia, alla fine del lavoro, recitava il Rosario. Nel 1726 la statua fu affidata ai figli Atanasio e Pedroso che la deposero in una piccola nicchia di legno”. Difatti il Porto Iguaçu, nei pressi del fiume Paraiba, lo si considera il primo “trono” della Vergine Aparecida. Subito cominciarono i miracoli. Si accorsero così di aver trovato una statua della Madonna.

A poco a poco la notizia del ritrovamento della ”Aparecida” si diffuse, e si sparse la voce che, pregando davanti alla statua custodita nella casa del pescatore, si ottenevano grazie e miracoli. Perciò fu costruita una cappella per accogliere la statua, e i numerosi pellegrini. La cappella fu poi ampliata, divenendo una bella chiesa, che però, presto, divenne insufficiente per ospitare il numero crescente di devoti. Si racconta di uno schiavo di nome Zaccaria che viveva in una piantagione di caffè. E non riuscendo più a sopportare la ferocia dei suoi «padroni», scappò e si diresse nella città di San Paolo. Il capitano, responsabile degli schiavi, gli diede la «caccia». Lo trovò in un bosco. Gli mise alle mani e ai piedi delle catene pesanti sette chili. E lo trascinò per la strada. Passando davanti alla Cappella della Madonna «Aparecida» lo schiavo implorò il Suo aiuto. Subito si aprirono le catene. Di fronte a quel fatto il capitano lo lasciò andare. Ecco perché la tradizione dice che la Madonna è nera perché vuole essere accanto agli oppressi e in quel tempo i poveri erano i negri”.

Nel 1883 fu eretta la Basilica. Oggi conosciuta con il nome “La Basilica Vecchia”, poiché è stata costruita la nuova, inaugurata il 15 agosto 1967. Per l’occasione, il Papa Paolo VI, tramite un suo delegato, offrì una “Rosa d’oro”. Nel luglio del 1980 Papa Giovanni Paolo II ha consacrato la Basilica alla Madonna Aparecida, affidando alle sue cure il popolo brasiliano.

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Il santuario è visibile da circa 10 km di distanza. Infine, per iniziativa dei padri Redentoristi, dal 1894 custodi del santuario, e per impulso del cardinale Carmelo Vasconcellos Motta, vescovo di Aparecida, a metà del Novecento si decise di costruire la nuova grande basilica. Su progetto dell’architetto Benedito Calixto, la chiesa, a forma di croce greca, sorge su una collina che domina la cittadina di Aparecida e tutta la valle. La basilica è lunga 173 metri, larga 168; la cupola è a 70 metri di altezza, il campanile è alto 100 metri. Per costruire l’imponente edificio sono stati utilizzati 25 milioni di mattoni. Accanto alla basilica vi è un vastissimo piazzale e, più in là, un parcheggio che può contenere 4.000 pullman e 6.000 automobili. I lavori iniziarono nel 1955; quando era ancora in costruzione, il santuario fu consacrato nel 1980 da Giovanni Paolo II, al suo primo viaggio in Brasile. I lavori furono poi ultimati pochi anni dopo. Il pellegrino che si ferma in preghiera può facilmente contemplare, da qualsiasi punto della Chiesa, la statua nera di terracotta della Madonna che pesa circa tre chili ed è lunga 30 cm, il tabernacolo e l’azzurro del cielo, attraverso il gioco delle nuvole che s’intrecciano tra i rami degli alberi o si nascondono dietro le montagne.

Pio XI, nel 1929, proclamò la Madonna di Aparecida patrona del Brasile; nel 1984 la Conferenza episcopale brasiliana dichiarò la basilica di Aparecida santuario nazionale.

 

Stralcio testo tratto dalla pagina: fatima-araldi.arautos.org sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

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