La Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, celebrata il 15 agosto, è una delle ricorrenze più antiche e universali della fede cristiana. Le sue origini risalgono almeno al VI secolo, quando la Chiesa di Gerusalemme commemorava la “Dormizione” di Maria. Con il passare dei secoli, la fede dei credenti, sostenuta dalla riflessione teologica e dalla liturgia, ha riconosciuto nella Madre di Dio colei che, preservata dal peccato, fu anche preservata dalla corruzione della morte.
Nel 1950, il Papa Pio XII, con la costituzione apostolica Munificentissimus Deus, ha proclamato solennemente il dogma dell’Assunzione:
“L’Immacolata Madre di Dio, sempre Vergine Maria, terminato il corso della sua vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo”.

Tiziano – Assunta (Basilica dei Frari) – Wikipedia, pubblico dominio
Sebbene la Sacra Scrittura non narri esplicitamente l’evento dell’Assunzione, essa ne contiene le premesse e le profezie. Il Libro della Genesi annuncia la vittoria della Donna sul serpente (Gen 3,15), figura di Maria, nuova Eva, completamente associata all’opera redentrice del Figlio.
Nel Vangelo di Luca, l’angelo Gabriele saluta Maria come “piena di grazia” (Lc 1,28), segno della sua singolare santità fin dal principio.
Elisabetta la proclama “benedetta fra le donne” e “madre del mio Signore” (Lc 1,42–43), riconoscendone la vocazione unica.
Nel Magnificat (Lc 1,46–55), Maria stessa profetizza:
“D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata”, anticipando la venerazione universale che la Chiesa le tributerà nei secoli.
Nel libro dell’Apocalisse, la visione della “donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul capo una corona di dodici stelle” (Ap 12,1) è stata letta fin dai primi secoli come immagine della Chiesa, ma anche di Maria, glorificata nel cielo e partecipe della vittoria di Cristo.
L’Assunzione ci ricorda che il corpo, tempio dello Spirito, è destinato alla risurrezione. In Maria, l’umanità trova già compiuto ciò che spera: la piena comunione con Dio, senza più lacrime, fatica o morte. Come afferma san Paolo,
“se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui” (Rm 6,8),
e ancora:
“il Signore trasformerà il nostro misero corpo per conformarlo al suo corpo glorioso” (Fil 3,21).
Maria è la primizia di questa trasformazione. Madre nella fede, continua a intercedere per noi. Regina del cielo, ci ricorda che il cielo non è lontano, ma la vera patria verso cui camminiamo.

Duomo (Verona) – Cartolari-Nichesola Chapel – L’assunzione del Tiziano – Wikipedia, pubblico dominio
Nel cuore dell’estate, questa solennità ci invita ad alzare lo sguardo. In mezzo al tempo, ci parla dell’eternità. In mezzo alla terra, ci indica il cielo.
vedi anche:
- Anna Caterina Emmerick così conclude le visioni sulla vita della Madonna
- Morte e trasfigurazione della Vergine-Madre
- L’ Assunzione della Beata Vergine Maria vista attraverso alcune famose opere d’arte
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