Peter Paul Rubens – Incoronazione della Vergine Maria – Wikipedia, pubblico dominio

La celebrazione di Maria Regina fu istituita da Pio XII nel 1955 per il 31 maggio; il rinnovamento liturgico voluto dal Concilio la pospose al 22 agosto a complemento della solennità dell’Assunta, perché formano un unico mistero.
«L’immacolata Vergine…, finito il corso della sua vita terrena, fu assunta alla celeste gloria col suo corpo e con la sua anima, e dal Signore esaltata come Regina dell’universo, perché fosse più pienamente conformata al Figlio suo, il Signore dei dominanti, il vincitore del peccato e della morte » (LG 59).

La regalità messianica è lo stato a cui sono destinati tutti i cristiani. Maria per prima e più di tutti realizza in sé la promessa di Gesù:
«Per voi, che avete perseverato con me nelle mie prove, io preparo un regno, come il Padre l’ha preparato per me, perché possiate mangiare e bere alla mia mensa nel mio regno, e siederete in trono a giudicare le dodici tribù di Israele» (Lc 22,28.30).

Stralcio testo tratto dalla pagina: maranatha.it sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

Beato Angelico – Incoronazione della Vergine – Wikipedia, pubblico dominio

E’ una gioia per noi poter onorare la Madonna con il titolo di regina e contemplare il momento della sua incoronazìone.
Maria è regina perché madre di Gesù, re dell’universo, salvatore di tutti gli uomini. Mi vengono in mente i dipinti del Beato Angelico raffiguranti l’incoronazione, in cui l’atteggiamento di Maria è lo stesso che ella ha nel momento dell’Annunciazione: Maria si inchina per ricevere la corona, come si inchina per ricevere l’annuncio dell’Angelo.
E’ una somiglianza piena di significato, perché colei che viene incòronata è l’umile serva di Dio, anzi è proprio la sua umiltà che viene incoronata.
Maria regina ci ripete l’affermazione del Magnificat: “Dio ha rovesciato i potenti dai troni e ha innalzato gli umili“. E così la Madonna ci fa scoprire il senso della nostra umiltà.
L’umiltà non è abbassamento senza scopo, non è rinuncia ad ogni dignità, anzi è la strada verso la vera dignità, verso la gloria che Dio vuol darci e che può essere soltanto la gloria degli umili di cuore, la gloria di Gesù, umile di cuore.
Ogni volta che nella Messa diciamo: “Per Cristo, con Cristo, in Cristo, a te, Dio Padre onnipotente, nell’unità dello Spirito Santo, ogni onore e gloria” pensiamo che questa non è una gloria superba, è una gloria umile, la gloria dell’amore che si è dato fino alla fine.
Chiediamo a Maria, rallegrandoci con lei della sua gloria e della sua umiltà, di riempire il nostro cuore di fiducia in lei. Infatti, proprio perché la sua è una gloria umile, Maria regina si mette ancora al servizio di tutti i suoi figli. È regina per liberarci da ogni ingiustizia, da ogni angoscia, da ogni difficoltà. La profezia di Isaia che leggiamo oggi proclama: “Tu hai spezzato il giogo opprimente, la sbarra che pesava sulle spalle, il bastone dell’aguzzino“. E’ il simbolo del regno del Messia e anche della regalità di Maria: spezzare ogni giogo pesante, dare la libertà del cuore nella dolcezza, nella gioia. Questo è quanto la Madonna fa ogni giorno per tutti quelli che con fiducia si affidano a lei.

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Stralcio testo tratto dalla pagina: qumran2.net sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

Diego Velázquez – Incoronazione della Vergine – Wikipedia, pubblico dominio

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