Nostra Signora della Mercede, anche conosciuta come Madonna della Mercede, è una delle figure mariane più venerate, simbolo di liberazione, misericordia e speranza.
Il suo culto nasce nel XIII secolo a Barcellona, quando la Vergine apparve a San Pietro Nolasco ispirandolo a fondare l’Ordine della Mercede, con una missione precisa: liberare i cristiani prigionieri e oppressi.
La parola “Mercede” significa “misericordia” e “liberazione“.
Questo è il cuore del messaggio: una Madonna che non è distante, ma che interviene concretamente nella sofferenza umana. Che si fa madre di chi è schiavo, abbandonato, dimenticato.
Nella rappresentazione tradizionale, Nostra Signora della Mercede veste abiti bianchi e regge le catene spezzate tra le mani, simbolo della libertà restituita.
Il suo sguardo è dolce ma forte, rivolto a chi chiede aiuto. È la patrona dei prigionieri, degli oppressi e di chi cerca una via di riscatto.
La sua memoria liturgica si celebra il 24 settembre. In molte città italiane e del mondo, si organizzano processioni, novene e celebrazioni in suo onore.
È un momento forte di fede popolare, in cui la comunità si stringe attorno alla Madonna per chiedere pace, protezione e giustizia.
Ancora oggi, la devozione a Nostra Signora della Mercede è viva e sentita. È una chiamata a non voltarsi dall’altra parte davanti alla sofferenza, ma ad agire con carità concreta. È un invito a fidarsi di una Madre che ascolta e che protegge.
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