Carolina Santocanale, nata a Palermo il 2 ottobre 1852 da nobile famiglia, inizia a sentirsi orientata alla consacrazione verginale a sedici anni.

Suor Maria di Gesù Santocanale – Wikipedia, pubblico dominio

Tre anni dopo, incontrando l’arciprete di Cinisi don Mauro Venuti al capezzale del nonno morente, si affida alla sua direzione spirituale.
 Il 13 giugno 1887, guarita da una grave malattia invalidante, veste l’abito di Terziaria francescana, assumendo il nome di suor Maria di Gesù .
Seguita da tre compagne, dà inizio all’Istituto Suore Cappuccine dell’Immacolata di Lourdes, occupandosi di ogni possibile aspetto di povertà morale e fisica nella cittadina di Cinisi, dove muore il 27 gennaio 1923.

I suoi resti mortali sono venerati nel Santuario a lei dedicato, in via Sacramento 1 a Cinisi, non lontano dalla casa madre delle Suore Cappuccine dell’Immacolata di Lourdes. La sua memoria liturgica cade il 27 gennaio, giorno della sua nascita al Cielo.

Maria di Gesù Santocanale è stata beatificata il 12 giugno 2016 nel Duomo di Monreale, sotto il pontificato di papa Francesco, il quale, il 25 novembre 2021, ha autorizzato la promulgazione del decreto relativo a un secondo miracolo riferito alla sua intercessione, aprendo la via alla sua canonizzazione avvenuta oggi 15 maggio 2022.

                             

Il miracolo per la beatificazione

Come presunto miracolo utile per la beatificazione, tra i vari presentati, viene preso in esame il caso avvenuto il 19 settembre 2003 ad Andrea Gracchiolo, un giovane operaio impegnato nei lavori per la creazione della nuova cappella, attigua alla chiesetta di Casa madre, dove sarebbe stato sistemato il corpo di madre Maria di Gesù.
Mentre l’operaio è alle prese con la costruzione del lucernario, a undici metri e dieci dal suolo, la trave su cui stava camminando si spezza: cade, parandosi il volto con le mani, nel punto esatto in cui sarebbero stati collocati i resti della fondatrice.
Gli altri operai, accorsi, lo trovarono in piedi, illeso, come conferma il referto dell’ospedale dove viene condotto per precauzione.

Le suore, che non si sono accorte di nulla, si stupiscono al veder arrivare poco dopo gli operai, l’architetto e il direttore dei lavori, con un mazzo di fiori da deporre nel posto della caduta.
Andrea sostiene di essersi sentito come se qualcuno l’avesse preso fra le braccia e posato a terra.
Tutti sono convinti che la “Signora Madre” avesse ottenuto non solo il salvataggio del giovane, ma anche che i restauri continuassero.
I resti mortali della fondatrice sono poi stati collocati nella nuova cappella, benedetta e inaugurata da monsignor Cataldo Naro, allora arcivescovo di Monreale, il 29 novembre 2004.

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Il miracolo per la canonizzazione

Come asserito miracolo da prendere in esame per la sua canonizzazione viene presentato il caso di una signora che nel 2016, insieme a suo marito, si reca al Santuario della Beata Maria di Gesù, consigliata da un’amica, perché affetta da una grave patologia che le ha causato infertilità: più precisamente, secondo la Relazione della Consulta Medica, “miastenia gravis, tiroide di Hashimoto, sindrome da insufficienza procreativa autoimmune”.

Nel Santuario incontrano una Suora Cappuccina dell’Immacolata di Lourdes, che prega con loro la fondatrice, della quale dona loro una reliquia “ex indumentis”, affinché interceda nei loro riguardi. I coniugi, anche dopo la visita, continuano a invocare la Beata.

Nel 2017 tornano al Santuario, insieme al loro primo figlio e alla nonna materna, per rendere grazie a Dio e alla “Signora Madre” per la grazia ricevuta. Sei mesi dopo, la donna rimane di nuovo incinta e dà alla luce, regolarmente come nel primo caso, un altro figlio.

Stralcio testo tratto da un articolo di Emilia Flocchini pubblicato nella pagina santiebeati.it sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

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