Il 29 giugno la Chiesa celebra la solennità di san Pietro e san Paolo, due colonne fondamentali del cristianesimo le cui vite e il cui martirio hanno tracciato la strada della fede per i secoli a venire.

Santi Pietro e Paolo, da un’incisione in una catacomba – Wikipedia, pubblico dominio
1. Chi erano Pietro e Paolo
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San Pietro, originario di Betsaida (Galilea), era un pescatore chiamato da Gesù stesso a diventare “pescatore di uomini”. Primo vescovo di Roma, è tradizionalmente riconosciuto come il primo papa.
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San Paolo, di Tarsia (Cilicia), in origine persecutore dei cristiani, ebbe una drammatica conversione sulla via di Damasco e divenne l’apostolo delle genti, instancabile missionario e autore di molte delle Epistole del Nuovo Testamento.
2. Il martirio a Roma
Entrambi patirono il martirio nella capitale imperiale. Pietro, crocifisso a testa in giù per umiltà, Paolo come cittadino romano, decapitato. Le loro tombe (rispettivamente sotto il Vaticano e sul colle Vaticano per Pietro, sulla Via Ostiense per Paolo – divennero presto luogo di pellegrinaggio e di culto.
3. Significato liturgico
La Chiesa unisce Pietro e Paolo in un’unica solennità non per accomunarne i meriti, ma per sottolineare l’unità della missione: Pietro come fondamento visibile della Chiesa, Paolo come diffusore universale del Vangelo.
Il Messale Romano propone, per questa festa, letture che parlano dell’identità di Cristo come pietra angolare (1 Cor 3,11) e della chiamata degli apostoli (At 12,1-11).
4. Tradizioni e celebrazioni in Italia
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Roma: nella basilica di San Pietro si celebra la “Messa stazionale” presiduta dal Papa, mentre la basilica di San Paolo fuori le Mura accoglie fedeli e pellegrini.
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Tivoli, Anagni, Terracina e altre città dedicano processioni e fuochi d’artificio.
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In molte parrocchie italiane si usa benedire le chiavi (simbolo di Pietro) e le spade (simbolo di Paolo) come richiamo alle “chiavi del Regno” e all’apostolato.

Antonis Mor – Gesù Cristo risorto circondato da San Pietro, San Paolo e due angeli – Condé Museum – Wikipedia, pubblico dominio
5. Perché oggi ci riguarda
Ricordare Pietro e Paolo significa interrogarsi sul proprio “sì” a Dio: sulla chiamata personale a costruire la comunità (Pietro) e sulla responsabilità di annunciare il Vangelo oltre i confini familiari o culturali (Paolo). La loro festa non è un rito d’altri tempi, ma uno stimolo a vivere con coraggio e unità la propria fede, proprio come loro, nel cuore di un mondo complesso e in continuo cambiamento.
In sintesi, il 29 giugno unisce passato e presente, oriente e occidente, Chiesa gerarchica e missione universale: un giorno per riscoprire le radici profonde della nostra storia cristiana e per rinnovare il dono ricevuto.
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