Il titolo di “Madonna della Neve” ha radici profonde nei primi secoli del cristianesimo ed è strettamente legato alla fondazione della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma.

Matthias Grünewald – Fondazione della basilica di Santa Maria Maggiore – Augustinermuseum, Friburgo – Wikipedia, pubblico dominio

La tradizione narra che nel IV secolo, sotto il pontificato di papa Liberio (352-366), un patrizio romano di nome Giovanni, insieme a sua moglie, entrambi ricchi e nobili, decisero di offrire i loro beni per la costruzione di una chiesa dedicata alla Vergine Maria, poiché non avevano figli.

La leggenda racconta che la Madonna accolse con favore il loro desiderio e apparve in sogno a entrambe la notte tra il 4 e il 5 agosto, periodo in cui Roma è colpita dal caldo estivo. La Vergine indicò miracolosamente il luogo in cui la chiesa doveva sorgere. Il giorno seguente, Giovanni e sua moglie si recarono da papa Liberio per riferirgli del sogno. Con grande stupore scoprirono che anche il pontefice aveva avuto la stessa visione

Papa Liberio, accompagnato dai coniugi, si recò sul colle Esquilino, dove si compì il miracolo: il colle, in piena estate, era ricoperto di neve. Il pontefice tracciò il perimetro della futura chiesa seguendo il contorno della neve e la costruzione venne avviata a spese della coppia.

Sebbene la storia non sia documentata ufficialmente, essa rimase viva nella tradizione popolare. La chiesa, inizialmente conosciuta come “Liberiana“, in onore di papa Liberio, fu successivamente chiamata “ad Nives”, ovvero “della Neve”.

Nel V secolo, durante il pontificato di Sisto III (432-440), la chiesa originale fu demolita per far posto a una basilica più grandiosa. Il nuovo edificio venne eretto in memoria del Concilio di Efeso del 431, durante il quale venne proclamata solennemente la maternità divina di Maria. Sisto III volle che Roma avesse un monumento di eccezionale magnificenza dedicato alla Vergine, impiegando anche materiali recuperati dalla vecchia struttura.

Con il passare del tempo, la basilica acquisì un’importanza crescente, fino a essere designata come “Santa Maria Maggiore” per sottolineare la sua superiorità rispetto a tutte le altre chiese mariane.

Nei secoli successivi, l’edificio subì numerosi restauri e abbellimenti, fino a raggiungere, nel 1750, la forma architettonica che ammiriamo ancora oggi.

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