Il 6 dicembre si celebra San Nicola: scopriamo la sua storia e tutte le tradizioni legate alla celebrazione di questo santo, la cui figura ha dato origine alla tradizione di Babbo Natale

Monastero di Santa Caterina, Sinai (Egitto) / K. Weitzmann: ‘Die Ikone’ – Wikipedia, pubblico dominio

San Nicola di Bari, vescovo di Myra nel IV secolo, detto anche il Taumaturgo, è uno dei Santi più venerati dalla cristianità per la sua bontà, la sua storia, i miracoli e la immensa carità che distinsero la sua vita. Patrono di Bari, è infatti uno dei santi Patroni d’Italia, amatissimo dagli ortodossi è venerato come santo dalla Chiesa cattolica, dalla Chiesa ortodossa e da diverse altre confessioni cristiane. Nel nome del Santo, Bari è diventata luogo di incontri di popoli, di congiunzione tra cattolici e ortodossi, e finestra sull’Oriente. Ogni anno, dal 6 al 9 maggio, i pugliesi e non solo omaggiano la sua immensa figura con un trittico di celebrazioni a lui dedicate.

Noto anche come san Nicola di Myra, nacque a Patara il 15 marzo 270 e morì il 6 dicembre 343 a Myra in Licia, una provincia dell’Impero bizantino, che si trova nell’attuale Turchia. Nato da una famiglia nobile, le virtù di pietà e di carità lo accompagnarono fin da bambino. Fu eletto vescovo per volontà di Dio. Nel 303 d.C., durante la violenta persecuzione dell’imperatore Diocleziano nei confronti dei cristiani, sembra che sia stato imprigionato fino all’epoca dell’Editto di Costantino per poi riprendere l’attività apostolica. Nominato patrono di Bari, difensore dei deboli e di chi subisce ingiustizie è anche il protettore delle fanciulle che si avviano al matrimonio, dei marinai e benefattore dei bambini. Indicato come «vescovo della confidenza e della rettitudine» le sue reliquie sono conservate a Bari e a Venezia, sebbene la collocazione barese sia assai più nota e celebrata.

Nella cripta della Basilica di San Nicola, eretta in suo onore e meta di pellegrinaggio da tutto il mondo, vengono conservate le reliquie. Celebrato, specialmente dalla Chiesa russa scismatica, il Santo di Bari è uno dei più popolari sia della Chiesa greca che della latina. Gode di una immensa fama e anche di numerose chiese a lui dedicate. Il 6 dicembre (solennità liturgica) e il 9 maggio (Traslazione delle reliquie da Mira a Bari) rappresentano i grandi momenti di fede che vedono coinvolti migliaia di fedeli.

 

 

San Nicola di Bari è Babbo Natale?

La sua figura ha dato origine alla tradizione di Babbo Natale. Legata al mito di Santa Claus (o Klaus) dei paesi anglosassoni, e il Nikolaus della Germania che in Italia è appunto l’uomo dalla lunga barba che porta i doni ai bimbi sotto l’albero di Natale. Ogni religione lo ha fatto proprio, mantenendo le caratteristiche fondamentali, prima fra tutte quella di difensore dei deboli e di coloro che subiscono ingiustizie. Nei primi decenni del 1800 San Nicolaus (da cui Santa Claus) grazie a una poesia di Clement Clarke Moore diventò il Babbo Natale che tutti conosciamo.

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Stralcio testo tratto dalla pagina: pianetadonna.it sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

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