Nell’antico Egitto erano venerate circa 3000 divinità in quanto ogni villaggio aveva la propria; gli dei più importanti, e che erano venerati in tutto l’Egitto, erano quelli che componevano l’Enneade, cioè: Atom-Ra, Shu, Tefnut, Nut, Geb, Iside, Seth, Osiride e Nefhti.

Una delle leggende della creazione del mondo presso gli antichi Egizi dice che dalle acque di Nun (il caos) esce Atom-Ra, il creatore (in seguito dio del sole), che dà vita ai gemelli Shu, dio dell’aria secca, e Tefnut, dea dell’aria umida. Da questi nascono Nut, dea del cielo, e Geb, dio della terra, che si innamorano e mettono al mondo Iside, Seth, dio della siccità, Osiride e Nefhti, dea della casa.

Vi  sottopongo un brevissimo elenco di alcune delle più note dee egizie (cliccate sulle per ingrandirle):

  • Tefnut, figlia di Ra, gemella e sposa di Shu, era la dea dell’aria umida. Il suo nome significa “saliva di Atom” ed è anche chiamata “occhio di Ra” perchè la mattina, come rugiada, dà il buongiorno al Sole.

    La dea Tefnut rappresentata nel Libro dei morti. – Wikipedia, pubblico dominio

  • Nut era la dea del cielo, sorella e moglie di Geb. Il suo nome significa “cielo stellato”, è rappresentata a volte come una donna alata, altre inarcata verso terra a ricordare la sua separazione da Geb ad opera di Shu che aveva avuto da Ra l’ordine di separare il cielo dalla terra.

    Nut con Geb e Shu – Wikipedia, pubblico dominio

    Tutte le mattine Nut partorisce il sole e la sera lo ingoia. Ogni mattina ingoia le stelle.

  • Isidefiglia del dio Geb (terra) e della dea Nut (cielo), era moglie e sorella di Osiride, signore dei morti e madre di Horus, dio del cielo.
    Iside era abilissima nelle pratiche magiche, infatti, fu lei che costrinse Ra a rivelarle il suo nome segreto creando un cobra velenoso.
    Era la dea della fertilità e della maternità ed il suo culto era molto popolare e si estendeva persino fuori dai confini del paese.

    Iside accudisce Horus – Wikipedia, pubblico dominio

    La sua importanza è da ricercare soprattutto nell’essere la madre di Horus con il quale si identificavano i faraoni.

  • Nefhti, sposata al fratello Seth, era la dea della casa. Ebbe un figlio, Anubi, secondo alcuni miti, dal marito, secondo altri da Osiride che aveva drogato. E questo spiegherebbe l’odio che Seth aveva per il fratello Osiride, odio che lo spinse ad ucciderlo.

    Sarcofago di granito rosso di Ramses III. Dea Nefti seduta sul geroglifico della lingua egizia per l’oro. – Wikipedia, pubblico dominio

  • Bastet, figlia del dio del sole Ra, era rappresentata come una donna con testa di gatto, animale a lei sacro, oppure con testa di leone. Quando era rappresentata con testa di gatto era associata alla luna (suo figlio Kenshu era il dio della luna), quando aveva la testa di leone era associata al sole.

    Statuetta di Bastet, con testa di leone, assisa d’epoca romana. Walters Art Museum, Boston. – Wikipedia, pubblico dominio

    Era la dea del fuoco, dei gatti e delle donne gravide ed il suo centro di culto era la città di Bubasti (che significa: dimora di Bastet) dove, da tutto l’Egitto, venivano portati, per essere seppelliti, i gatti morti ed imbalsamati

  • Anuqet faceva parte, insieme a sua sorella Satet e al marito di lei Khnemu, della triade di Elefantina.
    Era adorata in tutta la Nubia ed il centro del suo culto era l’isola di Sahal.

    Era la dea dell’acqua ed il suo nome significa “abbracciare”, infatti il Nilo abbracciava i campi quando li allagava e fertilizzava.
    Generalmente è raffigurata con in testa una corona di penne. 
  • Sekhmet (distruttrice di uomini) era figlia di Ra, che la mandò sulla terra per distruggere la razza umana. Presto Ra si pentì, ma non riuscendo a fermarla, la fece addormentare con una droga e la tramutò in Hator, dea dell’amore, della felicità, del ballo e della musica, protettrice delle donne. Hator era rappresentata come una donna con corna bovine.

    Copia di un rilievo raffigurante re Amenofi II al cospetto di Hathor e Sekhmet, e vivificato da quest’ultima. – Wikipedia, pubblico dominio

  • Maat era una divinità astratta, la dea della giustizia, la regola. Era figlia di Ra e sorella di Thot, dio della sapienza. Con lui sedeva sulla prua della nave di Ra, impugnando lo scettro e portando sulla testa la piuma bianca della verità, quella piuma che usava per pesare il cuore dei defunti.

    Maat con la piuma in capo, dalle pareti della tomba di Seti I nella Valle dei Re. Museo archeologico nazionale di Firenze – Wikipedia, pubblico dominio

    A Maat prestava giuramento il faraone al momento dell’investitura che doveva poi continuare ad osservare la regola onde evitare il caos.

 

Stralcio testo tratto dalla pagina: ufodirectline.freeforumzone sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

una radice: archive.org

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