Nella mitologia greca, con il nome Aloadi (o Aloidi) vengono indicati due giganti gemelli, dall’aspetto mostruoso, i cui nomi erano Oto ed Efialte. Essi sono il frutto di uno dei tanti amori avuti da Poseidone con ninfe del mare. Loro madre fu Ifimedia (detta da alcuni Ifimedia o Efimedea).

Ifimedia, figlia di Triope e sposa di Aloo, si era innamorata di Poseidone e come atto d’amore si recava tutte le mattine sulla riva del mare per farsi bagnare fino al grembo. Fu così che si unì a Poseidone e da questa unione nacquero due fratelli gemelli Oto ed Efialte. Il nome Aloadi venne loro da Aloo, che pare fosse anch’egli figlio di Poseidone. Per la loro statura vennero considerati Giganti, pur essendo ad essi posteriori e non avendo nessun legame con loro. Secondo la descrizione di Omero, erano di grande bellezza, e crescevano ogni anno di uno stadio in altezza e di un cubito in larghezza.

Incisione (1795) di Tommaso Piroli – Oto ed Efialte sorvegliano Ares – Wikipedia, pubblico dominio

Come i Giganti, anche gli Aloadi vollero sfidare gli dei. Ancora in tenera età imprigionarono il dio della guerra Ares in un vaso di bronzo, dove rimase rinchiuso per tredici mesi, fino a quando Ermes non lo liberò.

A nove anni, ancora più sfrontati, decisero di scalare il cielo mettendo il Monte Ossa sopra il Monte Pelio, per raggiungere un’altezza pari a quella del Monte Olimpo.

Gli Aloadi non avevano paura di nessuno poiché era stato predetto che non sarebbero mai rimasti uccisi né da uomini né da dei.

Gustave Doré – Dante Alighieri – Inferno – Tavola 65 (Canto XXXI – Efialte fra i Giganti.) – Wikipedia, pubblico dominio

Oto voleva rapire Era, mentre Efialte voleva per se Artemide. La dea stessa, su consiglio di suo fratello, andò incontro ai due trasformata in cerbiatto. I due giganti, desiderosi di mostrarsi abili nella caccia, scagliarono contemporaneamente una lancia contro l’animale. La dea schivò abilmente la morte ma non altrettanto fecero i due fratelli che si colpirono a morte reciprocamente adempiendo la sentenza dell’oracolo.

 

Stralcio testo tratto dalla pagina: unmondoaccanto.blogfree sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…