Rilievo di Amon-Ra, tempio di Amon a Kawa, nell’antica Nubia (Sudan). 25a dinastia, Taharqa. – Wikipedia – Jon Bodsworth, Copyrighted free use

In origine Amon era una delle otto divinità primordiali adorate ad Ermopoli. Diviene poi il dio supremo, la divinità solare Amon-Ra. La città di Tebe è il centro principale del suo culto. Il suo nome significa “il misterioso”, assieme alla moglie Muth e al figlio Khons forma la triade di Tebe. Il suo animale è l’ariete, come si può intuire dal viale cerimoniale del suo tempio principale a Karnak.

Statuetta in bronzo del dio Amon-Ra (anche Amon-Re). Amon indossa le doppie piume sulla sua testa associate al disco solare (dio Ra). La rappresentazione è quella di Amon-Ra. – Museo statale di arte egizia, Monaco di Baviera, Germania. – Wikipedia, foto di Osama Shukir Muhammed Amin FRCP(Glasg) rilasciata con licenza CC BY-SA 4.0

Amon-Ra è una divinità egizia nata dalla fusione del dio Ra di Eliopoli con la principale divinità tebana, Amon.
Da quanto risulta dai testi che possediamo, la fusione fu un accordo tra i due collegi sacerdotali per far in modo che la nuova divinità fosse riconosciuta come re di tutti gli dei del pantheon egizio.
La nascita di Amon-Ra può essere posta durante la fase storica detta secondo periodo intermedio, che comprende la travagliata vicenda della dominazione hyksos.
Il dio era, a Tebe, sposo di Mut e padre di Khonsu mentre a Eliopoli era sposo di Hathor e padre di Harmachis.

Nella fase tarda della storia egizia, quando la carica di primo sacerdote di Amon divenne, di fatto, il titolo di colui che governava buona parte dell’Egitto, Amon-Ra assurse al rango di demiurgo universale, creatore di tutto.
Deificazione del sole visibile, fu adorato in diverse località dell’Egitto prima che se ne prendesse possesso la teologia eliopolitana. Il primo aspetto del mito, è il dio che nella sua imbarcazione diurna percorre il cielo durante il giorno, per montare la notte nella barca notturna che percorre allo stesso modo il mondo inferiore. Per conciliare la sua esistenza con quella di altre due divinità solari, lo scarabeo Khepri e Atum, fu al mattino Khepri sotto forma d’un bambino ( ma soprattutto come scarabeo), a mezzogiorno Ra trionfante sotto forma d’un adulto, e la sera Atum, sole calante, sotto forma di un vecchio.

Si trattava anche in questo caso di un richiamo al mito del regno terrestre di Ra.
Dio creatore e padre dell’Enneade, Ra regnava sulla terra tra gli uomini e gli dei. Durante il suo regno, conobbe le vicende umane e invecchiò e fu in quel momento che approfittando della sua debolezza, gli uomini gli si rivoltarono contro ed egli dovette difendersi inviando il suo occhio (Hathor e Sekmet) per castigarli. Anche Iside approfittò della sua vecchiaia per rubargli la sua potenza magica.
Stanco Ra si fece elevare al cielo sulla schiena di Nut.
E’ senza dubbio questo regno terreno all’origine dei tempi che giustificò l’appellativo di “Figlio di Ra” (Sa Re) che i faraoni prenderanno a partire da Chefren e che seguirà il loro nome, quinto del titolo. Durante tutta la storia egizia, Ra saprà conservare una sorta di preminenza, solarizzando il pantheon; i grandi dei saranno Amon-Ra, Mont-Ra, Khnum-Ra, Sobek-Ra.
Nel suo destino solare, il re raggiunge Ra nel cielo e questi, prima signore dell’al di là, che attraversa nella sua corsa notturna, troverà il completamento in Osiride, che gli fu rivale.

Stralcio testo tratto dalla pagina: forum.termometropolitico sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

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