Michelangelo, dipingendo in Vaticano il “Giudizio Universale” per ordine di Paolo III, andava a rilento per ottenere la perfezione.
Messer Biagio di Cesena, maestro delle cerimonie, scandalizzato per tutti quei nudi, lo sollecitava criticandolo continuamente.
Alla fine Michelangelo si vendicò ritraendo, tra i personaggi dell’affresco, le fattezze di Biagio nella figura di Minosse.

Michelangelo – Dettaglio del Giudizio universale: il giudice infernale Minosse è raffigurato con le fattezze di Biagio da Cesena. – Wikipedia, pubblico dominio

Quando Biagio si riconobbe corse dal Papa a lagnarsi.
Paolo III vide, rise e disse di non essere sicuro che fosse lui, ma che non poteva farci nulla.
– “E perché, Santità?”
– “Se t’avesse messo nel purgatorio, farei di tutto per levarti; ma nell’inferno non posso fare nulla”.
La figura rimase e si vede ancora, in basso nell’angolo destro per chi guarda il dipinto.

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Stralcio testo tratto dalla pagina: burlanda.it sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

 

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