Artemisia Gentileschi rappresenta una delle figure più intense e moderne della storia dell’arte.
Fu donna, artista e testimone del proprio tempo, ma anche pioniera di un nuovo sguardo sul femminile: forte, consapevole, mai vittima.
Attraverso le sue tele, trasformò la violenza subita in una visione pittorica che ribalta i ruoli, restituendo dignità e potere alle donne ritratte.
Nella luce violenta del caravaggismo seppe inserire la propria voce, personale e inconfondibile.
Oggi, guardando le sue Giuditte e le sue Susanne, si percepisce ancora la forza di chi ha dipinto non per compiacere, ma per sopravvivere.
Artemisia ci ricorda che l’arte può nascere anche dal dolore, e che la libertà di pensare e creare è, da sempre, il più grande atto di coraggio.
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![]() Artemisia Gentileschi – Giuditta che decapita Oloferne – Museo di Capodimonte – Wikipedia, pubblico dominio |
![]() Artemisia Gentileschi – Susanna e i vecchioni – Schloss Weißenstein – Wikipedia, pubblico dominio |
![]() Artemisia Gentileschi – Maddalena penitente – Palazzo Pitti – Wikipedia, pubblico dominio |
![]() Artemisia Gentileschi – Danae – |
![]() Artemisia Gentileschi (or possibly Orazio Gentileschi) – Morte di Cleopatra – Wikipedia, pubblico dominio |
![]() Artemisia Gentileschi – Venere e Cupido – |
![]() Artemisia Gentileschi – Lo stupro di Lucrezia – New Palace – Wikipedia, pubblico dominio |
![]() Artemisia Gentileschi – Betsabea al bagno – Palazzo Pitti – Wikipedia, pubblico dominio |
![]() Artemisia Gentileschi – Aurora – Wikipedia, pubblico dominio |
vedi anche:
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