Premessa tratta da www.storiafilosofia.it/category/etruschi/

Gli autori latini erano concordi nel definire gli etruschi un popolo religiosissimo esperto nell’arte divinatoria. Ebbero infatti un’articolata letteratura religiosa, oggi purtroppo irrimediabilmente perduta. Esistevano una serie di rigide regole che determinavano il rapporto tra gli dèi e gli uomini (quella che costituiva la ”disciplina etrusca”, ossia scienza etrusca), quindi sul rito e sull’interpretazione della volontà divina.
Di queste norme possiamo farci solo un’idea attraverso alcuni passi di Cicerone, Plinio il Vecchio, Livio o Seneca (che si rifacevano a traduzioni che non ci sono pervenute) e tramite rarissimi documenti etruschi come la “mummia di Zagabria” o il “fegato di Piacenza”.
Sappiamo inoltre che quella etrusca fu una religione rivelata attraverso le profezie di esseri superiori come il fanciullo Tagete e la ninfa Vegoe o Vegonia. Fra gli etruschi delle origini la divinità appare sempre in modo molto impreciso, sia nell’aspetto che nelle mansioni ed è ragionevole pensare che in principio vi fosse un’unica entità divina che si manifestava in molteplici modi, assumendo connotati diversi. Tra l’VIII e il VI secolo a.C. si assiste alla trasformazione della religione etrusca. Dalla Grecia vennero importate in Etruria nuove divinità; quelle indigene assunsero figura umana e col tempo ereditarono le caratteristiche e le mansioni degli dèi dell’Olimpo classico.

Pittura murale in una camera funeraria chiamata Tomba dei Leopardi presso la necropoli etrusca di Tarquinia nel Lazio (Italia) – Wikipedia, pubblico dominio

Il pantheon etrusco

Le dodici principali divinità, rapidamente identificate con le divinità greche dell’Olimpo, sono state il secondo gradino della gerarchia celeste nel credo religioso degli Etruschi.
Il primo gradino è stato occupato da divinità misteriose, impenetrabili, delle quali si sconosce sia il nome che il numero  e dei quali non vi è alcuna rappresentazione. Esse sono designate dal vago e generale: “divinità velata“.

Divinità
etrusca
Divinità greca Divinità romana Attibuzione
Tinia Zeus Giove dio della luce, il re degli dei e sovrano del cielo
Uni Era Giunone regina degli dei, sorella e moglie di Tinia e patrona di Perugia
Velch Efesto Vulcano dio del fuoco e del metallo, figlio di Uni
Turan Afrodite Venere dea dell’amore, della bellezza, della fecondità e della salute
Nethuns Poseidone Nettuno dio del mare, fratello di Tinia
Turms Hermes Mercurio dio del commercio, protettore dei mercanti e dei viaggiatori
Laran Ares Marte dio della guerra
Maris Demetra Cerere dea delle mesi, della fertilità e dell’agricultura
Aritimi Artemide Diana dea della caccia e della verginità
Aplu Apollo Febo dio del sole e della luce, fratello gemello di Aritimi
Mnerva Athena Minerva dea della sapienza e delle arti
Fufluns Dionisio Bacco dio del vino e delle feste

ALTRI DEI ED EROI

Achle: si identifica con il greco Achille
Aita: Dio etrusco dell’oltretomba ha la corrispondenza con il dio greco Ade o al dio della mitologia romana Plutone.
Alpan: Dea etrusca dell’amore e dell’oltretomba conosciuta anche con il nome di Apanu
Ani: divinità del cielo
Artume: Dea della notte e della luna
Atunis: figlio dell’unione incestuosa tra Cinira, re di Cipro, e sua figlia Mirra. Simbolo della bellezza maschile.
Cautha: divinità del sole
Charontes: demone
Charun: divinità maschile che vibra il colpo mortale con un martello
Culsu, la furia a guardia della porta infernale
Easun: figura della mitologia greca (Giasone); figlio di Esone re di Iolco antica città della Magnesia.
Februus: Dio della morte e della purificazione
Feronia: Dea protettrice dei boschi e delle messi
Hercle: figlio di Uni e Tinia, protettore dei pastori
Horta: divinità dell’agricoltura
Lasa: divinità alate, guardiane delle tombe
Losna: divinità della luna
Mania: Dea della morte
Mantu: Marito di Mania, erano divinità dell’oltretomba
Nortia: divinità del fato e della sorte
Selvans: Dio della foresta
Semia: Dea della terra, madre di Fufluns
Sethlans: Dio del fuoco
Tages: noto come Tagete, un dio ragazzo che insegnò agli etruschi l’aruspicina
Taitle: era un artigiano d’ingegno multiforme
Thalna: Dea del parto
Thesan: Dea dell’alba
Utuse: figura della mitologia greca
Veive: Dio della vendetta
Vicare: Icaro (Icarus in latino, Ikaros in greco, Vicare in etrusco). È una figura della mitologia greca, figlio di Dedalo e di Naucrate, schiava di Minosse re di Creta.
Voltumna: Dio supremo della terra e patrono del popolo Etrusco

Stralcio testo tratto dalla pagina: ufodirectline.freeforumzone.com sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

vedi anche:

L’amica Aura ha pubblicato i suoi appunti sugli ETRUSCHI

Vi invito a visitare il seguente link: http://ilmondodiaura.altervista.org/ETRUSCHI/Etruschiabitazione.htm

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