Nella mitologia greca, Britomarti (letteralmente “dolce fanciulla”) di Cortina figlia di Latona, aiutava Artemide nella caccia, ed era una delle donne di cui era innamorato Minosse.
Tuttavia nella versione più comune, Britomarti è figlia di Zeus e di Carme.

Britomarti era una delle compagne di Artemide, le teneva i cani al guinzaglio e con la sua inventiva creò le reti per cacciare.

Minosse, re di Creta, aveva avuto molte amanti nel corso della sua vita. Voleva anche Britomarti ma la ragazza fuggì dal re nascondendosi in un bosco pieno di querce. Minosse per nove mesi le diede la caccia per monti e per valli, fino a quando Britomarti disperata si gettò a mare e venne salvata da un gruppo di pescatori.

Britomartis si getta a mare, arazzo probabilmente disegnato da Jean Cousin the Elder – Wikipedia, pubblico dominio

Britomarti era considerata la dea della fertilità cretese. Essa appare anche collegata al culto della Luna, e viene identificata dai mitografi come una variante del mito della Dea Madre. La sua figura venne in seguito a confondersi con quella di Artemide, la dea della caccia.

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Stralcio testo tratto dalla pagina: unmondoaccanto.blogfree sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…