Nella mitologia greca Calliope (in Greco Καλλιόπη, ossia “colei che ha bella voce”) era la musa della poesia epica, figlia di Zeus e Mnemosine, conosciuta come la Musa di Omero, l’ispiratrice dell’Iliade e dell’Odissea.

La musa Calliope, dalle illustrazioni di Virgil Solis per le Metamorfosi di Ovidio (1562). – – Wikipedia, pubblico dominio

Ebbe due figli, Orfeo e Lino il cui padre a seconda delle leggende era Apollo oppure il re della Tracia Eagro.
Fu amata da suo padre Zeus, e da lui generò i Coribanti. Era la maggiore e la più saggia delle Muse, nonché la più sicura di sé.

Alexandre-Auguste Hirsch – Calliope insegna musica al giovane Orfeo, 1865 – Wikipedia, pubblico dominio

Fece da giudice nella disputa su Adone tra Afrodite e Persefone, decidendo che ognuna trascorresse con lui la stessa quantità di tempo.
I suoi simboli sono lo stilo e le tavolette di cera.
Viene sempre rappresentata con in mano una tavoletta su cui scrivere. Talvolta ha con sé un rotolo di carta oppure un libro e porta una corona d’oro sul capo.

 

Stralcio testo tratto dalla pagina: unmondoaccanto.blogfree sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…