Zeus, invaghitosi della ninfa Callisto mentre riposava in un bosco, decise di sedurla assumendo l’aspetto di Artemide (o, secondo alcune versioni, di Apollo). Callisto, consacrata alla dea e vincolata alla castità, cedette all’inganno.

François Boucher -Diana a Callisto – Galleria nazionale slovacca – Wikipedia, pubblico dominio

Tempo dopo, durante un bagno rituale con Artemide e le compagne, la gravidanza di Callisto venne scoperta e la dea, infuriata, la scacciò.
In alcune tradizioni, Callisto fu trasformata in un’orsa da Artemide stessa, in altre da Era, vendicativa verso Zeus. Era, non sazia, persuase Artemide a colpirla a morte con una freccia. Zeus, allora, la pose nel cielo come costellazione dell’Orsa Maggiore.

Tiziano – Diana e Callisto – National Gallery, Edinburgo – Wikipedia, pubblico dominio

Un’altra versione racconta che Arcade, figlio di Callisto e Zeus, durante una caccia incrociò l’orsa e stava per ucciderla quando Zeus intervenne, trasformando entrambi nelle costellazioni dell’Orsa Maggiore e Minore. Era, ancora adirata, ottenne che queste stelle non potessero mai tramontare.

Hendrik Goltzius – Giunone (Era) trasforma Callisto in un orso – Wikipedia, pubblico dominio

Il mito di Callisto è uno dei pochi a narrare una seduzione tra donne, residuo di un antico rito iniziatico femminile. L’indoeuropeista Bernard Sérgent ipotizza che tale rito, praticato tra una donna adulta e una giovane, mirasse a trasmettere la fertilità e a segnare il passaggio all’età adulta attraverso un simbolico “ritiro selvatico” e un’iniziazione sessuale.

Numerosi elementi mitologici richiamano questo arcaico contesto:

  • Callisto (“la bellissima”) è un epiteto di Artemide;
  • gli Arcadi si dicevano discendenti di Callisto;
  • in alcune versioni, Zeus si unisce a Callisto sotto forma di orso;
  • Callisto è figlia di Licaone, re-lupo fondatore del culto di Zeus Liceo, e legato a trasformazioni animali;
  • nella festa di Artemide Brauronia, bambine travestite da orse partecipavano a riti di passaggio.

Questi indizi suggeriscono l’origine totemica del culto: venerando l’orso, si ambiva ad acquisirne le qualità, come forza e ferocia.
Callisto, Artemide e l’orsa appaiono dunque come aspetti diversi della stessa figura divina.

Il mito arcaico ricostruito narra di una dea-orsa, figlia di un dio-lupo, che attraverso un rito iniziatico selvaggio trasforma una bambina in adulta, rendendola “orsa” e quindi nuova Artemide. Questo schema è analogo a quello di Licaone, dove il bambino si “trasforma” in lupo tramite un culto ancestrale.

Jean Baptiste Blaise Simonet – Giove prende la forma di Diana per abusare della ninfa Callisto – Wikipedia, pubblico dominio

Con il tempo, i Greci patriarcali reinterpretarono il mito: il rapporto tra Callisto e Artemide venne mascherato, sostituendo Artemide con Zeus travestito. In questo modo, il racconto fu assimilato nella tradizione mitologica ufficiale, pur conservando tracce di un antichissimo culto totemico di origine indoeuropea.

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