RICCHEZZE TERRENE Matteo 19, 23-26 [23]Gesù allora disse ai suoi discepoli: “In verità vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. [24]Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli”. [25]A queste parole i discepoli rimasero costernati […]
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Categoria: Varie
Canace, un esempio di mitologico femminicidio
Canace è una figura della mitologia greca, figlia di Eolo, re di Tessaglia, e di Enarete, e amata da Poseidone. Aveva sette fratelli (Atamante, Creteo, Dioneo, Macar o Macareo, Periere, Salmoneo e Sisifo) e sette sorelle (Alcione, Arne, Calice, Pisidice, Perimede e Tanagra). Con Poseidone, fu madre di Aloeo, che generò gli Aloadi, Epopeo, Opelo, […]
Miscello (Myskellos), il fondatore della città di Crotone
Miscelo (Miscello) era un acheo, originario di Ripe, che fondò la città di Crotone nella Magna Grecia, per volere di Apollo. Il dio, attraverso l’oracolo di Delfi, gli ordinò di fondare Crotone. Ma, nella regione esisteva già la città di Sibari, e Miscelo tornò a chiedere al dio se fosse proprio necessario fondare una nuova […]
Menelao, re di Sparta e marito di Elena
In una versione del mito Menelao è uno dei figli di Atreo e di Erope, ma in altre fonti (per esempio Apollodoro) i suoi genitori sono Plistene ed Erope. In questo caso Agamennone e Menelao vengono educati da Atreo (il nonno) dopo la morte del padre. Quando Tindaro re di Sparta decise di far sposare la figlia Elena, si preoccupò di eventuali rappresaglie da parte dei pretendenti che, inevitabilmente, sarebbero rimasti […]
Briareo, uno dei tre Ecatonchiri (giganti dalle cento bracci...
Briareo era uno dei Titani, figlio di Gèa (la terra) e di Urano (il cielo). Talvolta è detto figlio di Poseidone. Aveva cento braccia tutte armate e dalle bocche delle sue cinquanta teste vomitava fiamme e fumo. Briareo, con i fratelli Gige e Cotto, partecipò alla lotta contro i Titani come alleato degli Olimpici. Una […]
Cleopatra la bellezza è un optional
“A quanto dicono la sua bellezza in sé non era del tutto incomparabile né tale da colpire chi la guardava; ma la sua conversazione aveva un fascino irresistibile, e da un lato il suo aspetto, insieme alla seduzione della parola, dall’altro il carattere, che pervadeva contemporaneamente i suoi colloqui, erano un pungiglione penetrante. […] Pochissimi […]