Secondo la mitologia greca, Chimera era la figlia di Tifone e Echidna.
Venne allevata dal re Amissodore e per lunghi anni portò distruzione lungo le coste dell’attuale Turchia, finchè Bellerofonte, che alcuni considerano come figlio di Poseidone, riuscì con l’aiuto di Pegaso, ad ucciderla: sapendo che non sarebbero potute bastare le normali armi per sconfiggerla, Bellerofonte conficcò la pinta del suo giavellotto nelle fauci della testa di drago della Chimera, in seguito il fuoco che ne uscì sciolse il piombo della punta, uccidendo l’animale.

La Chimera. Piatto con figure rosse, Puglia, c. 350-340 aC – Wikipedia, pubblico dominio

La Chimera ha la parte posteriore del corpo di capra (Chimera, in greco Khimaira, significa capra) e la parte anteriore di un leone, ha grandi ali di drago, una coda con un serpente e tre teste, di una capra, di un leone e di un drago.

Ecco alcuni riferimenti storici:

Iliade:

“…Era il mostro di origine divina,
lïon la testa, il petto capra, e drago
la coda; e dalla bocca orrende vampe
vomitava di foco: e nondimeno,
col favor degli Dei, l’eroe la spense…”

Eneide:

“…La Chimera di tre, che con tre bocche
il foco avventa…”

 

Bellerofonte montato su Pegaso che sconfigge la Chimera. Medaglione centrale restaurato di un mosaico romano di oltre 100 m² scoperto nel 1830 ad Autun (Saône-et-Loire, Francia) ed esposto al Musée Rolin. – Wikipedia, pubblico dominio

Anche in questo caso si può ben notare come la cultura Medioevale veda questa creatura in maniera molto diversa da quella Greca: ha in comune la testa di leone e quella di capra, però è alata e ha anche una terza testa, quella di drago; da notare che, nonostante la Chimera Greca non avesse la testa di drago sputasse comunque fuoco.
Per quanto riguarda il comportamento della Chimera, notiamo come siano vicine le due culture infatti in entrambi i casi questa bestia è portatrice di sventure e di morte.


Stralcio testo tratto dalla pagina: bluedragon.it sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

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