Cleobi e Biton, erano i figli di Cidippe, una sacerdotessa di Hera della città di Argo.
Quando la loro madre si apprestava a celebrare i riti della dea, i due trainarono il carro al posto dei buoi per cinque miglia.

Nicolas-Pierre Loir – Cleobis e Biton – Wikipedia, pubblico dominio

La madre, commossa per tanta devozione mostrata, pregò la dea di elargire ai figli il dono più grande che si potesse dare a dei comuni mortali. Per tutta risposta la dea li fece cadere entrambi in un sonno piacevole ed eterno.

Adam August Müller – Cleobis e Bitone figli di Cidippe – Wikipedia, pubblico dominio

Il mito si riferisce ai sacrifici umani che in quel periodo venivano proposti ogni volta che si voleva consacrare un edificio di culto alla dea-luna.
Ad Argo infatti venivano scelti due gemelli che dovevano eseguire tale viaggio prima di venire uccisi.
In seguito dovevano venire sepolti vicino al tempio per allontanare ogni sorta di spirito malevolo che si potesse solo avvicinare al sacro tempio.

Esso è anche il nome dato convenzionalmente a una coppia di statue arcaiche greche a dimensioni umane, o kouroi, che si trovano ora al Museo archeologico di Delfi, a Delfi in Grecia. Le statue sono datate al 580 a.C. e vengono da Argo nel Peloponneso, anche se furono trovate a Delfi.
Il moderno museo a Delfi mostra due Kuroi arcaici identici con il nome di Cleobis e Biton, anche se non vi è prova diretta che connette queste statue con quelle menzionate da Erodoto.

Statue in marmo a grandezza naturale dei due fratelli Kleobis e Biton, ritrovate a Delfi nel 1893/1894. Probabilmente un dono votivo della città di Argo, intorno al 580 a.C. Oggi esposti al Museo Archeologico di Delfi. – Wikipedia, pubblico dominio

Iscrizioni alla base delle statue le identificano come Kleobis e Biton e identificano anche Polimede di Argo come lo scultore: qualcosa di insolito in tali età antiche. Le statue sono in quello che viene definito come lo stile tipico del Peloponneso: muscolare e massiccio. Ma non sono intese come rappresentazioni fedeli di Kleobis e Biton, anche supponendo che i fratelli furono figure storiche anziché mitiche. Le statue sono rappresentazioni ideali delle virtù della forza mascolina e della pietà.

Stralcio testo tratto dalla pagina: unmondoaccanto.blogfree sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

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