DIPINGENDO ME MEDESIMO

Passano gli anni, e quanti, e son sempre io perché non cambio.

L’importante poi è non peggiorare: mi piace scrivere su di un

foglio per liberar emozioni, cantar canzoni, ascoltar musica divina.

Trovo sollievo camminare fra la gente per sentirmi eguale e

ritrovarmi, fatto singolare che ammanta il mio innocente narcisismo,

unico al mondo: del resto non ho mai visto due foglie identiche.

Ho il vezzo d’esser fanatico e vanitoso per le piccole cose, umile

e modesto invece per quelle di valore ed importanti.

Agli appuntamenti son puntuale, per questo mi tocca sempre

aspettare. Disponibile e non servile, generoso ma non di tasca,

parsimonioso perciò (per non usar un termine caro a Molière)

quanto basta per rispettar le persone che han poco o niente.

Amo il bello ma so accontentarmi, seduttore apprezzo molto

la femminilità e adoro la mia famiglia anche se spesso di non

farlo abbastanza dò l’impressione. Non so se mi voglio in effetti

tanto bene: sarà forse per questo che riesco ad amare tanta

gente!

Sandro Boccia

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