Il camionista tornato alla vita
Nel 2014 (Ohio, USA), Brian Miller, camionista di 41 anni, fu protagonista di un evento che ha lasciato senza parole medici e testimoni. Mentre stava aprendo un contenitore durante il lavoro, percepì un forte malessere e chiamò immediatamente i soccorsi: «Sono un autista di camion e penso che sto avendo un attacco di cuore», disse all’operatore del 911.
Trasportato in ospedale, i medici riuscirono a contenere l’infarto. Tuttavia, poco dopo, Miller sviluppò una fibrillazione ventricolare, un’aritmia cardiaca gravissima che impedisce al cuore di pompare sangue. Per 45 minuti non ebbe battito, pressione o polso, nonostante i ripetuti tentativi di rianimazione.

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È in questo lasso di tempo che l’uomo racconta di aver vissuto una esperienza di premorte (NDE):
«Ho visto una luce e camminavo verso di essa», ricorda.
Dice di aver percorso un sentiero fiorito verso un orizzonte luminoso, dove incontrò la sua matrigna defunta, che gli avrebbe detto:
«Non è ancora il tuo momento. Devi tornare indietro, ci sono cose che devi fare».
Dopo 45 minuti il suo cuore riprese a battere spontaneamente. Secondo l’infermiera Emily Bishop, «il cervello di Miller era rimasto senza ossigeno per 45 minuti, e il fatto che possa parlare, camminare e ridere è davvero incredibile».
Miller oggi afferma:
«Sono sicuro che la vita continua dopo la morte. La gente deve saperlo e crederci».
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Un neurochirurgo scettico diventa testimone
Le esperienze di premorte non sono rare e vengono studiate da ricercatori in tutto il mondo. Chi le vive spesso racconta di una trasformazione profonda: meno paura della morte, maggiore serenità e una visione più spirituale della vita.
Un caso emblematico è quello del dottor Eben Alexander, neurochirurgo statunitense e inizialmente scettico. Nel 2008, a seguito di una grave infezione, scivolò in coma per sette giorni con la corteccia cerebrale inattiva e sotto monitoraggio medico costante.
Durante quel periodo racconta di aver vissuto un’esperienza intensa e vivida, che definisce “più reale della realtà stessa”. Dice di essersi trovato in un luogo fatto di nuvole e luce, popolato da esseri splendenti, accompagnato da una donna dagli occhi azzurri che non conosceva.
«Se ai vecchi tempi un paziente mi avesse raccontato una storia del genere, avrei pensato a un’illusione. Ma questa volta è successo a me. E so che era reale», spiega oggi.

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Un fenomeno antico e attuale
Le esperienze di premorte (NDE) sono fenomeni noti fin dall’antichità. Al di là delle interpretazioni religiose o scientifiche, segnano spesso chi le vive, lasciando in loro una profonda impronta spirituale. I casi di Brian Miller e del dottor Eben Alexander rappresentano due testimonianze contemporanee che continuano a interrogare la scienza, la medicina e la filosofia sul mistero della coscienza e sul confine tra vita e morte.
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