Efialte, conosciuto anche come Fialte, è una figura della mitologia greca, nato dall’unione tra Poseidone, il dio del mare, ed Efimedea.
Insieme al fratello Oto, Efialte è descritto come uno dei giganti Aloadi, noti per la loro smisurata ambizione. Un giorno, in un atto di estrema presunzione, i due tentarono di scalare il cielo impilando il monte Ossa sull’Olimpo e sopra questo il monte Pelio. Questo gesto audace scatenò la collera degli dèi, e fu Apollo a porre fine alle loro vite.
Omero racconta questa vicenda sia nell’Iliade che nell’Odissea, dove menziona anche la prigionia di Ares, il dio della guerra, che fu incatenato e rinchiuso in un vaso di bronzo dai due giganti, finché Ermes non intervenne per liberarlo.
Dante Alighieri riprende la figura di Efialte nella Divina Commedia, collocandolo nel Pozzo dei Giganti, all’interno dell’Inferno. Qui, Efialte è ritratto come uno dei più temibili tra i giganti, ridotto all’immobilità da cinque possenti catene. Quando Virgilio racconta a Dante che Briareo era un gigante ancora più spaventoso, Efialte, preso da un impeto di rabbia o di invidia, si scuote con tale violenza da far tremare la terra, terrorizzando Dante. Tuttavia, la solidità delle catene rassicura rapidamente il poeta.
.
vedi anche:
,