Ermete Trismegisto è stata una figura leggendaria e misteriosa, adorata dagli antichi egiziani che lo chiamarono: “Scriba degli Dei”, attribuendogli il titolo di “Trismegisto” o “Tre volte eccelso”, o “Il Grande dei Grandi”.
Il suo nome è sinonimo di vera fonte di saggezza. Scrisse del “Corpus Hermeticum” (Corpo Ermetico), una raccolta di scritti filosofici, religiosi e di magia-astrologica. Personaggio misterioso di origine africana, presumibilmente nacque a Madaura nel 125 d.C. (oggi Algeria).

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Hermesmage (Ermete Trismegisto) – Wikipedia, pubblico dominio

La sua figura nel corso dei secoli ha subito parecchie trasformazioni. Per molti studiosi era la fusione di due divinità:

Molti altri altri videro in lui un semidio ellenico; secondo alcuni sarebbe stato il figlio del dio Ermes.

Nell’ottavo e nono secolo d.C., Sincello, (750? – 814) storico bizantino, avanzò l’ipotesi che Ermete Trismegisto non fosse una sola persona, bensì due persone distinte vissute l’una prima e l’altra dopo il diluvio universale.
In ogni caso, Ermete Trismegisto, nonostante le varie ipotesi avanzate, rimane ancora oggi una figura mitologica a metà fra l’umano e il divino, nel mezzo di due grandi civiltà: l’egiziana e la greca.

Trismegisto fu considerato protettore della sapienza e inventore della scrittura, nonché fondatore dell’ermetismo, una corrente filosofica fra le più affascinanti della storia umana.
Ermete potrebbe essere anche l’autore di una delle più grandi rivelazioni: la Tavola di Smeraldo espressione dell’ermetismo e del suo legame con l’alchimia e le scienze occulte; la leggenda narra che la scrittura delle 7 leggi universali, trovate su una lastra di smeraldo, siano state incise dallo stesso Ermete con la punta di un diamante.

Ermete Trismegisto – Wikipedia, pubblico dominio

Secondo molti studiosi, i 42 scritti di Ermete Trismegisto erano il “meglio” degli insegnamenti lasciati dagli antichi sacerdoti egiziani in fatto di:

  • medicina
  • alchimia
  • filosofia
  • magia
  • scienza

Successivamente, altri studiosi ipotizzarono che il numero 42 non indicava le 42 opere di Ermete ma i 42 nomi di Thot (dio della Luna, della sapienza, della scrittura, della magia, della misura del tempo, della matematica e della geometria).

A lui si attribuirono tantissime opere più antiche, perfino degli scritti di Platone.

Del Corpus Hermeticum fa parte il dialogo Asclepio (dal dio greco della salute). Qui, a titolo di esempio, è descritta l’arte della telestiké: ovvero come richiamare ed imprigionare gli angeli o i demoni all’interno di statue, con l’aiuto di erbe, gemme e profumi.

Cattedrale di Siena, Ermete Trismegisto – Wikipedia, pubblico dominio

Il giudizio dei Padri della Chiesa
Le opere di Ermete Trismegisto furono considerate dai più critici e severi Padri della Chiesa, quali Tertulliano e Lattanzio: essi individuarono nel pensiero ermetico, il precursore della dottrina cristiana.
Al contrario, Sant’Agostino considerò Ermete contemporaneo di Mosé, direttamente discendente dall’astrologo Atlante.

Gli scritti e la filosofia ermetica di Trismegisto esplosero durante il periodo rinascimentale grazie anche all’abile traduzione di Marsilio Ficino (voluta da Cosimo de’ Medici, signore di Firenze), che tradusse i suoi scritti facendoli conoscere in tutta Europa.

Il Rinascimento fu il periodo che più valorizzò la magia e le scienze occulte. La riscoperta dei grandi filosofi dell’antichità visse un momento di grandissimo splendore.
L’ermetismo ebbe grande influenza anche durante il Medioevo, in quanto gli alchimisti trovarono in quelle opere una valida guida, stimando Ermete Trismegisto un sapiente realmente esistito e vissuto nell’antico Egitto.

In epoca moderna il pensiero ermetico continuò ad essere vivo ed Ermete Trismegisto fu ritenuto patrono delle antiche arti come l’astrologia o l’alchimia.

Questo mitico personaggio fu travisato da parecchi scrittori che non capirono l’intima essenza e il valore spirituale delle sue opere. Il conte di Cagliostro fu uno di questi personaggi: egli usò le dottrine di Ermete per i propri interessi, allo scopo di arricchirsi.
Non solo gli scrittori moderni si dedicarono a Ermete Trismegisto: anche la Massoneria si servì delle sue opere, sfruttandone la fama.

Ritratto di Ermete Trismegisto – Pittura proveniente dall’ex Università di Pont-à-Mousson – Museo della Facoltà di Medicina di Nancy – Wikipedia, pubblico dominio

In ogni caso non riusciremo mai a sapere chi fu davvero Ermete Trismegito: essere umano (morto nel 180 d.C a Cartagine?, oggi Tunisia), o divino, semidio o autore di opere ancor oggi attuali?

Al di là di supposizioni e credenze, rimane un mistero che si sprigiona dalla sua figura e dalle sue teorie: è proprio questo il segreto del suo fascino.

Stralcio testo tratto da un articolo di Annamaria Pertosa pubblicato nella pagina biografieonline.it, testo rilasciato con licenza CC BY-NC-ND 2.5 IT

 

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