Anton Raphael Mengs – Espero come personificazione della sera – Palace of Moncloa, Madrid. – Wikipedia, pubblico dominio

Nome greco dell’astro che i latini chiamarono Vesper o Vesperego: lo stesso astro che al mattino quale apportatore di luce fu detto dai greci Fosforo (Phosphoros) e dai romani Lucifer o Jubar.

Secondo una tradizione, Espero salì per primo sul monte Atlante per osservare le stelle più da vicino. Fu sorpreso da un uragano e scomparve senza lasciare traccia. In sua memoria, venne dato il suo nome all’astro che compare per primo alla sera, e che annuncia il tempo del riposo della Notte.

Espero è ritenuto il padre di Esperide, la quale sposata ad Atlante, gli diede come figlie le Esperidi. Era tanto bello che Afrodite lo rapì facendolo guardiano del suo tempio; un’altra versione del mito narrava invece come avesse gareggiato in bellezza con Afrodite e fosse poi stato trasformato in astro.

Stralcio testo tratto dalla pagina: unmondoaccanto.blogfree.net sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura… 

Evelyn De Morgan – Fosforo ed Espero, ognuno con la sua torcia. – Wikipedia, pubblico dominio


Nota tratta da Wikipedia (licenza CC BY-SA 3.0)

Mentre in una fase iniziale la “Stella del Mattino” (chiamata in genere Phosphoros) e la “Stella della Sera” (chiamata Hesperus e che divenne Vespero per i latini), erano considerati come due oggetti celesti, in seguito i popoli dell’Antica Grecia compresero che i due erano la stessa cosa, pur continuando però a considerarli come due entità distinte.
Fu Pitagora ad identificare nel pianeta Venere sia la stella del mattino (Phosphoros), che quella della sera (Hesperos) .

Selene, dea della luna, circondata dai Dioscuri o Phosphoros (la stella del mattino) e Hesperos (la stella della sera). Marmo, opera romana del II secolo d.C. J.-C. – Wikipedia, pubblico dominio

Più tardi, nella mitologia romana, Phosphoros ed Hesperus vennero identificati come una singola divinità che prese il nome di Vespero (oppure Lucifero), inteso come “Portatore di luce”.

Lucifero, infine, divenne la personificazione del Demonio a causa dell’influenza del cristianesimo.

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