Frans Floris, noto anche come Frans de Vriendt, è stato uno dei protagonisti della pittura fiamminga del Cinquecento.
Nato ad Anversa nel 1517, ha saputo guardare oltre i confini del Nord Europa, lasciandosi influenzare profondamente dal Rinascimento italiano. Dopo un viaggio di formazione in Italia, torna nelle Fiandre con un nuovo linguaggio visivo: figure monumentali, composizioni ispirate all’antico, una narrazione intensa e teatrale.
Floris unisce la precisione nordica al senso della forma classica. Nei suoi dipinti si percepisce il peso della storia e il gusto per la mitologia, ma anche il desiderio di portare l’arte fiamminga verso una dimensione più ampia, colta, europea.
Quello che segue è uno sguardo su alcune delle sue opere, testimonianze di un’epoca in cui la pittura cercava nuovi equilibri tra realismo e idealizzazione, fede e mito, tecnica e invenzione.
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![]() Frans Floris – Pomona – Hallwyl Museum – |
![]() Frans Floris – Il giudizio di Mida – Niedersächsisches Landesmuseum für Kunst und Kulturgeschichte – Wikipedia, pubblico dominio |
![]() Frans Floris – Giudizio di Paride -Hermitage Museum – Wikipedia, pubblico dominio |
![]() Frans Floris -Venere e Cupido – Hallwyl Museum – Wikipedia, pubblico dominio |
![]() Frans Floris – Venere e Marte – Collection |
![]() Frans Floris – Il banchetto degli dei del mare – Nationalmuseum, Stoccolma – Wikipedia, pubblico dominio |
![]() Frans Floris – Il suicidio di Lucrezia – |
![]() Frans Floris – Allegoria del volto (Da una serie dei cinque sensi) – Wikipedia, pubblico dominio |
![]() Frans Floris – Allegoria della ricompensa della virtù e della punizione del vizio – Bayerische Staatsgemäldesammlungen – Wikipedia, pubblico dominio |
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