La storia di Galileo e della Santa Inquisizione mi fa sempre venire in mente un’idea peregrina: quando si fanno delle cose “non giuste” per far dei favori agli amici, non si sa mai dove si vada poi a parare!
Queste considerazioni (non in linea con l’opinione più diffusa, comunque non del tutto farina del mio sacco), vengono da alcune perplessità su questo famoso “processo”.
Tanto per cominciare, non in buie segrete languì Galileo in attesa della famosa abiura.
Pare documentato che fosse più volte addirittura ospite dello stesso Papa!
Dopodiché il patteggiamento della pena si risolse in una plateale (e di questo mal ne incolse alla Chiesa) abiura, e la garanzia di starsene buono ed in silenzio senza, quel che più conta, dar fastidio ai suoi colleghi di Firenze!
Perché, logicamente, guardando le cose con un po’ di scetticismo, può sembrare strano che la Chiesa trattasse con tanto riguardo un eretico e si accontentasse di due pene lievissime: qualche preghiera, (addirittura delegata alla figlia Maria Celeste!) e gli “arresti domiciliari” prima in casa del Cardinale Piccolomini, suo buon amico, e poi nella sua villa di Arcetri.
Certo che la Dietrologia è la scienza prediletta di noi Italiani, ma certe cose saltano agli occhi!
In fondo, se si guarda a quel che successe a Giordano Bruno…
Ora, è risaputo di come Galileo si fosse messo in urto violentissimo coi professori della sua stessa università, tanto che quando questi gli dissero, esplicitamente, di occuparsi solo delle sue pedestri misure ma di non interessarsi della natura del mondo, mandò loro a dire che per quanto lo riguardava l’Essenza Delle Cose (maiuscolo, mi raccomando) poteva benissimo anche esser fatta di polenta, non gli sarebbe potuto importare di meno!
Ai professori di Teologia non si potevano mandare impunemente questi messaggi, e tanto fecero e brigarono che il Papa, tirato per i capelli (ne sono fermamente convinto) lo chiamò e Roma, e gli impose di “darsi una regolata”…
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Stralcio testo tratto da un articolo di Pietro Planezio pubblicato nella pagina di digilander.libero.it sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura….

Ritratto di Galileo Galilei di Justus Sustermans (Wikipedia – Pubblico dominio)
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Nota biografica
Galileo Galilei nasce a Pisa il 15 Febbraio del 1564. Si dedicò agli studi di matematica. Costruisce per conto suo il cannocchiale e lo perfeziona.
Accusato di eresia per il suo copernicanesimo e denunciato al Sant’Uffizio, viene processato a Roma nel 1616 e gli viene ingiunto di non diffondere le teorie incriminate.
Nel 1623 sale al trono pontificio, col nome di urbano VIII, il cardinale Barberini amico di Galileo. Questi ripreso coraggio scrive il “Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo” che costituiva una serrata difesa del copernicanesimo.
Nuovamente processato nel 1633 Galileo venne condannato al carcere a vita (subito commutato in confino) e costretto all’abiura. Nella solitudine del confine scrive la sua opera più importante “Discorsi e dimostrazioni matematiche sopra a due nuove scienze”. Muore l’8 gennaio del 1642.
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Stralcio testo tratto dalla pagina: parafrasando.it sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…
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vedi anche:
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