Una mattina Giufà, dopo un sogno rivelatore, decise di mettersi a fare il mercante d’asini. Andò al mercato e comprò dieci asini, quindi, per tornare a casa salì in groppa ad uno di essi. La carovana si mise, così, in viaggio: Giufà avanti e gli altri animali indietro.

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Per strada, però, a Giufà venne il dubbio di averne perso qualcuno. Si fermò e senza scendere dall’animale contò gli asini: incredibile! erano nove.
Giufà si disperò, li contò e li ricontò: erano 9. Allora scese per terra e volle contarli toccandoli uno per uno: sorpresa, erano 10. Tranquillizzato, montò sul suo asino e riprese la strada per casa.

Per sicurezza, dopo un po’ si fermò e volle contare nuovamente gli animali dall’alto della sua sella: erano 9. Preoccupato scese per terra e li rivolle contare uno per uno: erano 10!
A questo punto a Giufà fu tutto chiaro: era meglio stare per terra e camminare in testa agli asini, invece di salire in groppa, perchè solo in questo caso gli animali erano 10.
Fu così che Giufà, nonostante avesse a disposizione 10 asini, tornò a casa facendosi tutta la strada a piedi.

Stralcio testo tratto dalla pagina: colapisci.it sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

Giuseppe Pitrè, medico e scrittore, è nato a Palermo il 21 dicembre 1841 ed è morto nella medesima città il 10 aprile 1916. È il fondatore in Sicilia della demologia, che egli preferiva chiamare demopsicologia, ossia la scienza che studia le manifestazioni, le tradizioni, la cultura del popolo, documentate attraverso una serie di libri, che all’epoca non sempre trovarono estimatori. Pitrè ideò e realizzò, inoltre, il “Museo etnografico siciliano”, esistente ancora oggi a Palermo, nel quale raccolse il compendio della cultura materiale del suo popolo.
Il ciclo delle avventure di Giufà è di derivazione araba, come testimoniato dallo stesso nome del protagonista (in alcuni paesi è chiamato anche Giucà), uno sciocco bighellone, che ripetutamente ne combina di tutti i colori, ma quasi sempre gli finisce bene, senza neppure rendersene conto. Nonostante tutto ci affascina la sua simpatia e la sua ingenuità, comune a quanti vivono alla giornata, aspettando che il mondo gli cada addosso.

Stralcio testo tratto dalla pagina: experience.it sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

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