Il primo Miracolo Eucaristico di Lanciano

Le reliquie del miracolo eucaristico. – Wikipedia, pubblico dominio

È il primo che la Chiesa Cattolica ricordi e avvenne nell’VIII secolo nel­la chiesa di S. Legonziano dei monaci Basiliani. Un Monaco, mentre celebrava la Messa, fu tormentato dal dubbio circa la reale presenza di Gesù Cristo nel Sacramento; il Prodigio si verificò con la trasforma­zione dell’Ostia Santa in Carne e dei Vino in Sangue che si raggrumò in cinque piccoli globuli irregolari per forma e grandezza.

Queste Sacre Reliquie furono conservate per cinque secoli dai monaci Basiliani e poi dai Benedettini succeduti nella Chiesa di S. Legonziano; dal 1258 sono conservate nella Chiesa di S. Francesco d’Assisi, co­struita sullo stesso tempio dei Basiliani.

Il Miracolo Eucaristico è stato oggetto di diverse ricognizioni da parte delle autorità ecclesiastiche negli anni 1574, 1637, 1770, 1886, 1970 e 1981. Le Reliquie sono conservate in un Ostensorio d’argento del 1713, e in una antica ampolla di cristallo di Rocca.

Alle varie ricognizioni ecclesiastiche, hanno fatto seguito quelle scien­tifiche compiute dal Prof. Odoardo Linoli, libero docente in Anatomia e Istologia Patologica e in Chimica e Microscopia clinica, coadiuvato dal Prof. Ruggero Bertelli dell’Università di Siena.

Le analisi, eseguite con assoluto e accertato rigore scientifico e documentate da una serie di fotografie al microscopio, pubblicate dallo stesso Prof. Linoli, han­no dato i seguenti risultati:

– La Carne è vera Carne, Il Sangue è vero Sangue.
– La Carne è costituita da tessuto muscolare del cuore (miocardio).
– La Carne e il Sangue appartengono alla specie umana.
– La Carne e il Sangue hanno lo stesso gruppo sanguigno (AB).
– Nel Sangue sono state ritrovate le proteine normalmente frazionate con i rapporti percentuali quali si hanno nel quadro sieroproteico del sangue fresco.
– Nel Sangue sono stati anche ritrovati i minerali: Cloruri, Fosforo, Ma­gnesio, Potassio, Sodio e Calcio.
– La conservazione della Carne e del Sangue, lasciati allo stato naturale per dodici secoli ed esposti all’azione di agenti atmosferici e biologici, rimane un Fenomeno Straordinario.

Tavola illustrativa del miracolo all’interno del museo della chiesa di San Francesco. – Wikipedia, pubblico dominio

 

Stralcio testo tratto dalla pagina: shabbychiclife-silvia.blogspot.com sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

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Il Miracolo Eucaristico di Offida (Lanciano) 1273

È un avvenimento accaduto nel 1273 a Lanciano ed è la storia di Ricciarella e del marito Giacomo Stasio, carrettiere, i quali passavano giornate fra continui litigi.
La donna, per riconquistare la pace familiare, si fece convincere da una fattucchiera a trafugare l’ostia consacrata durante la comunione mattutina per mescolarla nei cibi del marito e, dopo aver a lungo meditato, la pose su un coppo arroventato per polverizzarla. A questo punto avvenne il prodigio perché l’ostia si trasformò in brandelli di carne ed il sangue incominciò ad uscire così copioso tanto che la donna fu costretta a tamponare il coppo, sul quale aveva posto l’ostia, con una tovaglia domestica.
Presa dal rimorso seppellì tutto nella stalla sotto il letame ma, alla sera, quando il marito tornò dal lavoro, il mulo si rifiutò di entrare nella sua dimora. Solo dopo ingiurie e percosse il mulo entrò nella stalla, ma si inginocchiò con il muso rivolto verso il luogo dove erano sepolti i resti dell’atto sacrilego.
Siccome la scena si ripeteva tutte le sere e l’armonia fra i coniugi diventava sempre più precaria, la donna confessò tutto a fra Giacomo Diotallevi, priore del convento agostiniano, il quale prese i resti del miracolo e, nel 1280, li portò ad Offida.
I consoli ed i religiosi offidani, dopo aver ascoltato il racconto del priore, decisero di onorare degnamente il miracolo e commissionarono ad un valente orafo veneziano una croce d’argento all’interno della quale furono posti i resti del prodigio (sec.XIV).
Durante il viaggio di ritorno verso Offida le reliquie sfuggirono miracolosamente alle navi del doge il quale, venuto a conoscenza che un monaco della Marca trasportava via mare delle cose prodigiose, aveva deciso di impadronirsene per arricchire Venezia di un altro tesoro.
Da allora le reliquie sono conservate nella chiesa di S.Agostino..

Stralcio testo tratto dalla pagina: mariadinazareth.it sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

Vi suggerisco di vedere su YouTube il video “Le reliquie del Miracolo Eucaristico di Offida” https://www.youtube.com/watch?time_continue=87&v=w_npkpGwvWc

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