In letteratura, e in particolare nella letteratura per bambini, Mamma Oca (in inglese Mother Goose, in francese Ma Mère l’Oye e in tedesco Mutter Gans) è un personaggio archetipico, un’oca antropomorfizzata nel ruolo di anziana signora di campagna, che racconta fiabe o recita filastrocche.
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Scrive Collodi:

AVVERTENZA

Nel voltare in italiano i Racconti delle fate m’ingegnai, per quanto era in me, di serbarmi fedele al testo francese. Parafrasarli a mano libera mi sarebbe parso un mezzo sacrilegio. A ogni modo, qua e là mi feci lecite alcune leggerissime varianti, sia di vocabolo, sia di andatura di periodo, sia di modi di dire: e questo ho voluto notare qui in principio, a scanso di commenti, di atti subitanei di stupefazione e di scrupoli grammaticali o di vocabolario.
Peccato confessato, mezzo perdonato: e così sia. 
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Charles Perrault nacque a Parigi il 12 gennaio del 1628 da famiglia altoborghese. Prese parte alla creazione della Accademia delle Scienze e al restauro dell’Accademia della Pittura. Quando venne fondata l’Académie des Inscriptions et Belles-Lettres, nel 1663, Perrault venne nominato segretario a vita.

Charles Perrault ritratto in un quadro di Charles Le Brun – Wikipedia, pubblico dominio

All’età di cinquantacinque anni pubblicò il volume Racconti e storie del passato con una morale, col titolo: I racconti di Mamma Oca, pubblicato a nome del suo terzo figlio, che in seguito ad una rissa dovette andare in carcere per qualche tempo così il padre per rifargli una reputazione intitolò a nome del figlio la raccolta di fiabe.

Questo libro composto di undici fiabe, intitolato appunto ”I racconti di mamma Oca”, pubblicato nel 1697, ha fatto il giro del mondo; e quei meravigliosi magici racconti rappresentano ancora oggi l’opera più conosciuta e apprezzata del celebre scrittore.

Milioni di bambini in tutto il mondo ed in tutte le epoche sono cresciuti con i racconti che vanno da Cenerentola, a Cappuccetto Rosso, al Gatto con gli stivali, e probabilmente così continuerà ad essere ancora per molto tempo.

La celebre raccolta di racconti di origine popolare che Perrault compilò, trova valori e caratteristiche flokloristiche da sempre radicate nel patrimonio culturale di ogni popolo, diventando tra le più famose e apprezzate di tutti i tempi.

In Italia queste meravigliose fiabe sono state rese celebri e ricche di immaginario, dalla penna del suo traduttore più famoso, il grande Carlo Collodi, ebbe un inaspettato e travolgente successo, rendendo il nome di Perrault famoso anche al di fuori dei circoli letterari e dando di fatto inizio a un nuovo genere letterario, quello della fiaba.

testo elab-da g.m.s.

Stralcio testo tratto da un articolo di Luigi Pellini pubblicato nella pagina: luigi-pellini.blogspot.com sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…
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Eccovi alcune lavori di Gustave Dorè realizzati per illustrare il libro.

 
(Cliccare sulle immagini per ingrandirle)

Gustave Doré – I racconti di Mamma Oca, frontespizio – Wikipedia, pubblico dominio

Gustave Doré – I racconti di Perrault: Cappuccetto RossoWikipedia, pubblico dominio

Gustave Doré – I racconti di Perrault: PollicinoWikipedia, pubblico dominio

Gustave Doré – I racconti di Perrault: La bella addormentata nel boscoWikipedia, pubblico dominio

Gustave Doré – I racconti di Perrault: CenerentolaWikipedia, pubblico dominio

Gustave Doré – I racconti di Perrault: Il gatto con gli stivaliWikipedia, pubblico dominio

Gustave Doré – I racconti di Perrault: ‘Riquet a la Houppe’Wikipedia, pubblico dominio

Gustave Doré – I racconti di Perrault: Pelle d’AsinoWikipedia, pubblico dominio

Gustave Doré – I racconti di Perrault: BarbablùWikipedia, pubblico dominio