Lorenzo nacque nel 225 a Osca (Huesca), ai piedi dei Pirenei, in Aragona, nella prima metà del III secolo.
Le notizie sulla sua vita, a dispetto della notevole devozione popolare che lo ha riguardato, sono decisamente scarse.
Venuto a Roma, centro della cristianità, si distinse per la sua pietà, carità verso i poveri e l’integrità di costumi, grazie alle sue doti venne nominato Diacono della Chiesa da Papa Sisto II, sovrintendendo all’amministrazione dei beni, accettando le offerte e custodendole, provvedendo ai bisognosi, agli orfani e alle vedove.

Consacrazione di san Lorenzo come diacono, Cappella Niccolina, Roma – Wikipedia, pubblico dominio

Per queste mansioni, Lorenzo fu uno dei personaggi più noti della prima cristianità di Roma ed uno dei martiri più venerati, tanto che la sua memoria fu ricordata da molte chiese e cappelle costruite in suo onore nel corso dei secoli. Lorenzo fu catturato dai soldati dell’Imperatore Valeriano il 6 agosto del 258 nelle catacombe di San Callisto, assieme al Papa Sisto II ed altri diaconi. Mentre il Pontefice e gli altri diaconi subirono subito il martirio, Lorenzo fu risparmiato per farsi consegnare i tesori della chiesa.

Carità di San Lorenzo, Venezia, chiesa di San Nicola da Tolentino – Wikipedia, pubblico dominio

Si narra che all’Imperatore Valeriano, che gli imponeva la consegna dei tesori della Chiesa, Lorenzo abbia portato davanti dei poveri ed ammalati, esclamando: “Ecco i tesori della chiesa”. In seguito Lorenzo fu dato in custodia al centurione Ippolito, che lo rinchiuse in un sotterraneo del suo palazzo, dove si trovava imprigionato anche un certo Lucillo, cieco.

Lorenzo confortò il compagno di prigionia, lo catechizzò alla dottrina di Cristo e, servendosi di una polla d’acqua che sgorgava dal suolo, lo battezzò. Dopo il Battesimo, Lucillo riebbe la vista. Il centurione Ippolito visitava spesso i suoi carcerati e, avendo constatato il fatto prodigioso, colpito dalla serenità, dalla mansuetudine dei prigionieri e illuminato dalla grazia di Dio, si fece cristiano, ricevendo il battesimo da Lorenzo. In seguito Ippolito, riconosciuto cristiano, fu legato alla coda di cavalli e fatto trascinare per sassi e rovi fino alla morte. Il Martirio di San Lorenzo è datato dal martirologio romano il 10 agosto del 258 d.C.

Pietro da Cortona – Martirio di San Lorenzo – Wikipedia, pubblico dominio

In che modo morì?
Un’antica “passione”, raccolta da Sant’Ambrogio, precisa: “Bruciato sopra una graticola”… un supplizio che ispirerà opere d’arte, testi di pietà e detti popolari per secoli. Diversi studi, invece, ritengono che a Lorenzo non fu inflitta una tortura lenta e straziante, ma che sia stato decapitato come Sisto II, Cipriano e altri.

Ma qual è il legame di San Lorenzo con le stelle cadenti? La notte del 10 agosto è , da tempi immemori, dedicata al martirio del Santo e le stelle cadenti sarebbero le lacrime versate da Lorenzo durante il suo supplizio, che vagano eternamente nei cieli, scendendo sulla terra solo il giorno in cui egli morì, creando un’atmosfera magica e carica di speranza…. continua

Spinello Aretino – San Lorenzo – Wikipedia, pubblico dominio

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Stralcio testo tratto dalla pagina: meteoweb.eu sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

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vedi anche:

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