Tereo è una figura della mitologia greca, re di Tracia, figlio di Ares e fratello di Driante.
Esistono varie versioni del mito di Tereo, a seconda della fonte cui si attinge. In questa pagina seguiamo il mito raccolto da Graves

Nella grande raccolta ed elaborazione di miti di Robert Graves, I miti greci, è compresa anche una ricostruzione del mito di Tereo, come esso risulti riprendendo numerose fonti: Apollodoro, Tucidide, Nonno di Panopoli, Strabone, Pausania, Igino, i frammenti del Tereo sofocleo, il Commento di Eustazio a Omero, Ovidio.

Tereo, in questa versione, è il re dei Traci stanziatisi a Daulide. A causa dell’aiuto che Tereo ha prestato ad Atene nel ruolo di arbitro in una disputa territoriale, Pandione gli dà in sposa Procne, da cui ha il figlio Iti.

William-Adolphe Bouguereau – Filomela e Procne – Musée national du Château de Fontainebleau – Wikipedia, pubblico dominio

Tereo però si innamora di Filomela a causa della sua voce e, nel giro di un anno, nasconde la moglie rinchiudendola e torna ad Atene con la falsa notizia della sua morte.
Pandione allora gli offre pietosamente Filomela come sposa e la fa accompagnare a Daulide da guardie del corpo. Tereo però le uccide prima di essere giunto e costringe la ragazza ad unirsi a lui prima del matrimonio.
Procne, pur essendo a conoscenza di tutto, non dovrebbe poter fare nulla, poiché Tereo le strappa la lingua e la rinchiude fra gli schiavi; ma si mette in contatto con sua sorella attraverso il peplo nuziale, su cui scrive: «Procne è fra gli schiavi».
Nel frattempo, Tereo, avvisato da un oracolo che un suo congiunto ucciderà Iti, crede di porre fine alla minaccia uccidendo il fratello Driante.
Nello stesso tempo, Filomela legge il messaggio sul peplo e libera Procne, che consuma la sua vendetta uccidendo Iti e cucinandolo, per poi servirlo a Tereo.

Pieter Paul Rubens – Tereo davanti alla testa del figlio – Museo del Prado, Madrid – Wikipedia, pubblico dominio

Tereo, dopo aver mangiato e scoperto cosa è avvenuto, sta per uccidere le due donne con l’ascia, ma gli dèi tramutano tutti e tre in uccelli: Filomela diviene usignolo, Procne rondine, Tereo upupa.

Si aggiunge una spiegazione alla scelta degli uccelli: la rondine non ha lingua e vola in tondo, come Procne camminava in tondo, prigioniera; l’usignolo canta tristemente «Ἵτυ, Ἴτυ!», che vuol dire: «Iti, Iti!», lamentando la morte che ha involontariamente procurato al bambino; l’upupa grida: «Ποῦ, pou?», che significa «Dove, dove?», mentre dà la caccia alla rondine.
Graves ricorda anche la versione di Igino, che vuole Tereo mutato in sparviero.

Stralcio testo tratto dalla pagina: unmondoaccanto.blogfree sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

vedi anche:

.