Si racconta che un giorno Zeus ne ebbe abbastanza della malvagità e dell’empietà degli uomini. Così decise di sterminarli con il diluvio.
Prometeo riuscì a ottenere che il figlio Deucalione e la nuora Pirra,  umani di miglior fattura di quelli destinati a scomparire per il loro carattere perverso ed empio, fossero risparmiati.
Su consiglio di Prometeo, Deucalione costruì una nave, che rimase nove giorni e nove notti in balia dei flutti.
Alla fine l’arca li depose sulle montagne della Tessaglia (Grecia del Nord, poco lontano dall’Olimpo).
Quando uscirono dall’arca, erano soli sulla terra, gli unici scampati al disastro. Tramite Ermes, il suo messaggero, Zeus espresse la volontà di adempiere ai loro desideri più cari. Deucalione dichiarò di desiderare dei compagni per rompere la solitudine. Zeus disse allora a entrambi di gettare oltre le proprie spalle «le ossa della madre».

Deucalione e Pirra in un’incisione di Virgil Solis. – Wikipedia, pubblico dominio

Deucalione comprese che si trattava della Terra-Madre, le cui ossa sono pietre. Velandosi il viso in segno di rispetto, Deucalione e Pirra raccolsero le ossa-pietre e le gettarono dietro le spalle senza voltarsi..
«Così in breve tempo, per volontà degli dei, le pietre lanciate dalla mano dell’uomo presero forma d’uomo, e dalle pietre lanciate dalla donna nacque di nuovo la donna. E da allora siamo una razza resistente, a prova di fatica, e mostriamo in modo probante da quale origine proveniamo» (Le metamorfosi, Ovidio). (*)

 


In seguito, in un altro modo, il più banale, Deucalione e Pirra ebbero altri figli, notoriamente Doro ed Eolo, e dei nipoti, Acheo e Iono. Sotto questi nomi si lasciano intravedere le grandi divisioni del popolo greco.

Per richiamarli alla memoria:

  • Gli Eolici: i più «antichi» abitanti della Grecia.
  • Gli Ionici: popolo indo-europeo, i «primi Greci» (II millennio). Colonizzarono la costa (lidica) dell’Asia Minore (Ionia), anche detta la Grecia d’Asia.
    La Ionia è d’altronde la patria di Omero e dei filosofi presocratici. Atene divenne la metropoli del mondo ionico, del suo classicismo e della sua lingua (attica).
  • Gli Achei: popolo indo-europeo, la cui epoca di gloria fu la civiltà micenaica (1600-1200). Durante la guerra di Troia tutti i Greci che parteciparono alla guerra contro i Troiani sono chiamati da Omero Achei.
  • I Dori: ultima ondata d’immigrazione indo-europea in Grecia (verso il 1200). Distruggono Micene, respingono gli Achei. Sparta simbolizza in qualche modo lo spirito dorico.

Parecchi artisti hanno tratto ispirazione da questo episodio per realizzare alcune loro opere, come, ad esempio, i sottostanti che sono tra i lavori più noti inerenti Deucalione e Pirra.

Andrea del Minga – Deucalione e Pirra – Firenze, Palazzo Vecchio – Wikipedia, pubblico dominio

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Giovanni Maria Bottalla – Deucalione e Pirra – Wikipedia, pubblico dominio

Peter Paul Rubens – Deucalione e Pirra, 1636 – Wikipedia, pubblico dominio

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(*) Stralcio testo tratto dalla pagina: ambranna.blogspot.com sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

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vedi anche: 

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