Il 22 settembre 2025, alle ore 20:19, si verificherà l’equinozio d’autunno: quel momento perfetto in cui il Sole si trova all’intersezione tra l’eclittica e l’equatore terrestre, dando vita a un fenomeno di equilibrio cosmico. Il Sole sorgerà esattamente a est e tramonterà esattamente a ovest, regalando un giorno e una notte di pari durata.

Con questo evento, la stagione estiva si chiude ufficialmente, aprendo la porta all’autunno: tempo di trasformazione, di introspezione e di colori caldi e profondi.

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Una delle storie più evocative legate a questo periodo è il Ratto di Proserpina (Persefone). La giovane dea, figlia di Demetra, viene rapita da Ade, dio degli Inferi, che la vuole come sposa.

Il “Ratto di Proserpina”, di Luca Giordano – Wikipedia, pubblico dominio

Demetra, disperata, smette di far fiorire la terra, e tutta la natura entra in una crisi profonda. Quando sembra che Persefone possa finalmente tornare dalla madre, Ade la lega a sé con un seme di melograno, costringendola a tornare ciclicamente nel mondo sotterraneo.

Ruota dell’anno – Image by Witchgarden from Pixabay

Così, per sei mesi l’anno — autunno e inverno — la terra vive nel dolore e nella sterilità, mentre Demetra piange la lontananza della figlia. Ma non è un ciclo di morte, bensì di trasformazione: ogni inverno è una preparazione alla rinascita della primavera.

Nel mondo celtico, l’Equinozio d’Autunno è chiamato Mabon, dal nome del giovane dio della luce, figlio della Dea Madre Modron. Come Persefone, anche Mabon viene rapito e condotto nel mondo sotterraneo, per poi rinascere a primavera.

Mabon è simbolo del Sole che scende nell’oscurità, come un seme che si addormenta nella terra per tornare alla vita. È il tempo dei raccolti, della gratitudine e della riflessione.

Guido Reni – San Michele arcangelo (1635), Chiesa di Santa Maria Immacolata a via Veneto, Roma. – Wikipedia, pubblico dominio

La bilancia, simbolo dell’equilibrio tra luce e ombra, rappresenta perfettamente questo momento: non a caso, il segno zodiacale della Bilancia coincide proprio con l’equinozio.

A Mabon è tempo di bilanci” recita un detto. Questo è il periodo per fermarsi, guardare indietro, pesare ciò che è stato fatto e ciò che resta da fare.
Il simbolo chiave? La cornucopia, cesta dell’abbondanza da cui traboccano frutti, semi, grano e promesse per il futuro.

Connessa profondamente all’equinozio è anche la festa di San Michele Arcangelo, celebrata il 29 settembre. Michele rappresenta il principio del discernimento: la separazione tra ciò che nutre e ciò che danneggia, tra luce e ombra.
Con la sua spada, simbolo di guarigione e protezione, Michele combatte il drago, figura del caos, della paura e del male. La sua immagine ci invita a superare i timori, a lasciar andare ciò che non serve più e a rafforzare il nostro centro interiore.

L’autunno non è solo fine dell’estate: è un invito al raccoglimento, al silenzio e alla consapevolezza. È il momento in cui possiamo abbracciare il ciclo della natura come riflesso del nostro cammino interiore: lasciare andare ciò che è maturo, accogliere la trasformazione e prepararci alla rinascita.

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