Il miracolo

Si definisce “miracolo” un evento straordinario che avviene al di fuori delle leggi di natura o nel quale le leggi naturali appaiono sospese, per intervento soprannaturale o divino. 
Nel linguaggio comune si indica sovente un evento inspiegabile o creduto impossibile, ma positivo. In varie religioni il termine ha però un significato più tecnico.

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Il miracolo nelle varie religioni.

Agnolo Bronzino – La traversata del Mar Rosso – Wikipedia, pubblico dominio

Nell’ebraismo, il miracolo è un segno dell’onnipotenza di Dio e della sua benevolenza nei confronti del popolo eletto, particolarmente frequente nei giorni dell’esodo dall’Egitto.
Nell’islamismo i miracoli sono considerati segni dell’onnipotenza di Dio.
Nell’Antico Testamento sono registrati numerosi eventi considerati miracolosi. Due di questi, in particolare, cioè l’uscita dall’Egitto e la divisione delle acque del Mar Rosso, sono divenuti simboli di tutte le liberazioni avvenute per opera divina nella storia, e tema di un’ampia letteratura ebraica.

Nell’induismo

Piccola statua di Ganesha in legno di sandalo – Wikipedia, pubblico dominio

Giovedì 21 settembre 1995, il mondo intero apprese che delle statue indù “bevevano” del latte. 
Mai prima d’ora simili miracoli si sono verificati simultaneamente e su scala tanto vasta. Televisioni, radio e stampa si sono occupati di questo straordinario fenomeno; giornalisti scettici hanno addirittura offerto personalmente il latte agli dei per poi costatare umilmente che il latte spariva veramente. Tutto iniziò, all’alba, in un tempio alla periferia di Delhi, in India, allorché il latte offerto ad una statua di Ganesh scomparve, come se niente fosse. La notizia si diffuse velocemente attraverso tutto il paese e, in poco tempo, migliaia di persone si misero a offrire del latte agli Dei, costatando stupefatti che esso spariva. Milioni di persone affermarono che anche le piccole statue collocate in casa “bevevano” il latte offerto. Un prete di Delhi dichiarò che più di 5.000 persone erano entrate nel suo tempio: “Abbiamo avuto il nostro da fare per arginare la folla”. Una casalinga di Delhi che per due ore aveva atteso di poter fare la sua offerta alla statua in marmo bianco di Ganesh affermò: “L’Era del male sta terminando e forse gli dei sono qui per aiutarci”. Anche i più cinici manifestarono il loro stupore. Secondo Suzanne Goldenberg, giornalista attiva a Delhi: “All’interno del santuario oscuro, la gente porgeva coppe in acciaio inossidabile o ciotole in terra cotta alla statua a cinque teste di Shiva, il distruttore del male, e al suo compagno, il serpente, e osservava il livello del latte che si abbassava. Visto l’entusiasmo, alcuni fedeli “sovralimentavano” in modo evidente l’idolo, ma il pavimento rimaneva pulito e ben asciutto”. L’India intera si ritrovò in un comprensibile scompiglio; il governo rimase paralizzato per più ore, come pure le borse di Bombay e New Delhi, mentre milioni di cittadini – in casa o al tempio – offrivano del latte ai loro Dei. 
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Nel Nuovo Testamento

Piero della Francesca – La risurrezione di Gesù Cristo – Museo civico di Sansepolcro – Wikipedia, pubblico dominio

Nei Vangeli, i miracoli sono segni della missione di Cristo, che poi verrà proseguita dagli apostoli e dai discepoli.
La dottrina della Chiesa, riconosce il miracolo nel quadro più ampio della storia della salvezza come richiamo per gli uomini.

Il Nuovo Testamento riferisce di numerosi miracoli operati da Gesù, che consistono di solito in guarigioni.
Essi vengono presentati dagli evangelisti come opere di Cristo, il Messia, e sono considerati come parte della proclamazione del regno divino, allo scopo di sollecitare il pentimento e la conversione a Dio.

I miracoli fondamentali del cristianesimo sono l’incarnazione (il Figlio di Dio che diventa uomo) e la resurrezione (il risorgere di Cristo dai morti). 

Su questi due miracoli si basa essenzialmente la fede della Chiesa cristiana.

Sant’Agostino definì il miracolo un evento non contrario alla natura degli eventi, ma contrario solo alla natura che conosciamo.

Stralcio testo tratto dalla pagina: dietrolequintee.wordpress.com sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

Sono quattro i termini Greci usati solitamente per indicare i miracoli:
” Semeion, “segno”, cioè l’evidenza empirica di intervento o presenza divina (Matteo 12:38, 39; 16:1, 4; Marco 8:11; Luca 11:16; 23:8; Giovanni 2:11, 18, 23; Atti 6:8.).
” Terata, “miracoli”, cioè portenti, eventi che causano stupore. (Atti 2:19). 
” Dunameis, “potenze”, cioè opere che presuppongono una forza, o meglio, un potere sovrumano o sovrannaturale (Atti 2:22; Romani 15:19; 2 Thess. 2:9). 
” Erga, “opere”, cioè le azioni dei santi o di Gesú e i suoi discepoli. 
L’ortodossia cattolica insegna che i miracoli avvengono ancora come nei secoli passati. Determinati luoghi, come Lourdes, sono associati alle guarigioni miracolose. La Chiesa cattolica romana esige l’attestazione di due distinti eventi miracolosi come presupposto per la causa di canonizzazione dei santi.

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I miracoli e la scienza

Ritratto di Benedictus de Spinoza (1632-1677), ca. 1665 – Wikipedia, pubblico dominio

I filosofi razionalisti, in particolare David Hume, attaccarono decisamente il concetto stesso di miracolo. Hume infatti, affermò che un miracolo sarebbe una violazione delle leggi naturali ordinarie e perciò impossibile. 
È però possibile che un evento si possa considerare miracoloso perché l’uomo in quel momento non possiede una conoscenza piena ed esaustiva delle leggi della natura che lo regolano. 

Di fatto perciò appellarsi ad un miracolo sarebbe semplicemente un’ammissione di ignoranza. Come già Spinoza indicava che il richiamo alla volontà divina non fosse altro che una scusa per i limiti della nostra conoscenza.

Il punto di vista della scienza contemporanea, che non si può parlare di miracolo, ma semplicemente di fatto per cui non sono ancora note le leggi che permettono di ottenerlo, rifiuta in ogni caso la possibilità di un intervento soprannaturale e quindi il concetto stesso di miracolo.

Visto che la scienza pretende e persegue una conoscenza piena ed esaustiva della realtà, non può ammettere un intervento esterno, fuori dalla natura.

Il problema del miracolo, dell’intervento divino, pone quindi gli stessi problemi della libera volontà e il problema mente-corpo (o mente-cervello), specificamente come sia possibile una causalità non materiale.

Stralcio testo tratto dalla pagina: tarocchigratis.net sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

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