Achille era figlio di Peleo, re dei Mirmidoni, e di Teti, ninfa marina. La madre lo rese invulnerabile immergendolo prima nel fuoco e poi nelle acque infernali dello Stige, tenendolo per il tallone, che fu quindi il suo unico punto debole.

Antoine Borel – Teti immerge il figlio Achille nelle acque del fiume Stige – Wikipedia, pubblico dominio

Venne educato da Chirone; quando il destino gli offrì di scegliere tra una vita breve e gloriosa e una lunga e oscura, egli scelse la prima.

Jean-Baptiste Regnault – L’educazione di Achille da parte del centauro Chirone – Wikipedia, pubblico dominio

Ma Teti, informata dall’indovino Calcante che il figlio sarebbe morto a Troia, lo nascose alla corte di Licomede, re di Sciro, finchè Odisseo non lo trovò, vestito da dona tra le figlie del re, e non lo portò con sè a Troia: poichè l’oracolo diceva che senza Achille Troia non sarebbe caduta.

Nicolas Poussin – Achille e le figlie di Lycomede, 1656 – Wikipedia, pubblico dominio

Il decimo giorno di assedio l’eroe, adirato per un’ingiusta spartizione del bottino, si ritirò nella sua tenda; ne uscì solo dopo la morte dell’amico Patroclo, che vendicò uccidendo il più grande di tutti i guerrieri troiani, Ettore (queste vicende formano l’argomento dell’Iliade). Venne poi ucciso da Paride….

Stralcio testo tratto dalla pagina: mongiana.com sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

 

Pieter Paul Rubens – La morte di Achille, 1630-1635. Rotterdam, Museo Boijmans Van Beuningen. – Wikipedia, pubblico dominio

Nota

Secondo tradizioni post-omeriche, fu assassinato in un tempio di Apollo, dove andava per sposare Polyxène, figlia di Priamo.
Aiace ed Ulisse (Odisseo) salvarono il suo corpo che fu sepolto con Patroclo al capo Sygée e si disputarono le sue armi. Ulisse prevalse. I greci resero a Achille degli onori divini e gli dedicarono dei tempi ed un culto, in particolare a Sparta ed ad Eleia.