Leonardo di ser Piero da Vinci si occupò di pittura, architettura e scultura; fu disegnatore, trattatista, scenografo, anatomista, musicista, progettista, inventore, scrittore, ingegnere e scienziato. Leonardo da Vinci è considerato uno dei più grandi geni dell’umanità.
Tra la miriade dei suoi lavori, Leonardo ci ha lasciato anche diverse favole.

 Oggi leggiamo la favola “Il ragno e l’uva”

Personale elaborazione grafica eseguita sull’immagine di Peter Schmidt from Pixabay

Un ragno, dopo essere stato per molti giorni a osservare il movimento degli insetti, si accorse che le mosche accorrevano specialmente verso un grappolo d’uva dagli acini grossi e dolcissimi.
 – Ho capito disse fra sé.
 Si arrampicò, dunque in cima alla vite e di lassù, con un filo sottile, si calò fino al grappolo installandosi in una celletta nascosta fra gli acini.

Personale elaborazione grafica eseguita sull’immagine di mika mamy from Pixabay

Da quel nascondiglio incominciò ad assaltare, come un ladrone, le povere mosche che cercavano il cibo; ne uccise molte, perché nessuna di loro sospettava la sua presenza. Ma intanto venne il tempo della vendemmia. Il contadino arrivò nel campo colse anche quel grappolo, e lo buttò nella bigoncia, dove fu subito pigiato insieme agli altri grappoli. 

Personale elaborazione grafica eseguita sull’immagine di Manfred Richter from Pixabay

L’uva così fu il fatale tranello per il ragno ingannatore, che morì insieme alle mosche ingannate.

Testo tratto da: https://www.tanogabo.it/alcune-favole-di-leonardo-da-vinci/

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