Iperione (o Iperone) è una figura della mitologia greca, uno dei dodici titani figli di Urano e di Gea.
Nella Titanomachia, quando i titani favorevoli a Crono si schierarono contro quelli che sostenevano Zeus, Iperione si schierò con Crono.
Dio della vigilanza e dell’osservanza, è padre di Elio (il Sole), Eos (l’Aurora) e Selene (la Luna) generati da Teia, sua sorella e moglie. Il suo nome significa “colui che precede il Sole“, ed è probabilmente relativo al suo ruolo come padre di Elio, il Sole, o di Eos, l’Aurora, il chiarore che precede il sorgere del giorno.

Metopa raffigurante Elio che esce dal mare. Rinvenuta all’angolo Nord-Est del tempio di Atena a Troia da Heinrich Schliemann nel 1872, e risalente al IV secolo a.C., è oggi conservata presso il Pergamonmuseum di Berlino. – Wikipedia, pubblico dominio

Curiosità 
Nell’Iliade e nell’Odissea di Omero il dio sole viene chiamato Helios Hyperion ma nella Teogonia di Esiodo e nell’inno a Demetra di Omero il sole viene chiamato una volta in ogni opera Hyperonides, figlio di Iperione; è quindi chiaro che si tratta di due entità ben distinte.
I Greci pensavano inoltre che il Sole si potesse paragonare all’Ade, in quanto dopo essere tramontato nel mare, perde luce, e per riacquistarla deve unirsi a sua moglie, la regina della notte Perse. Anche Ade, infatti, trova il realizzarsi della sua completezza nell’unione con sua moglie Persefone (si noti la somiglianza del nome con Perse) o Proserpina.
Comunque dall’amore di Helios e Perseide, nasce Circe, una maga dagli enormi poteri, in grado addirittura di trasformare nell’Odissea di Omero, i compagni di Ulisse in porci.

 

Stralcio testo tratto dalla pagina: bondig.it sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…