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Godfrey Kneller – Ritratto di Newton – Wikipedia, pubblico dominio

«Non so come il mondo potrà giudicarmi ma a me sembra soltanto di essere un bambino che gioca sulla spiaggia, e di essermi divertito a trovare ogni tanto un sasso o una conchiglia più bella del solito, mentre l’oceano della verità giaceva insondato davanti a me. »
(Isaac Newton)

Immagine allegorica che rappresenta il moto di un pendolo di Newton posto sopra un volume della sua celebre opera – WikipediaDemonDeLuxe (Dominique Toussaint) – Opera propria rilasciata con licenza CC BY-SA 3.0


1642 – ISAAC NEWTON nasce a Wollsthorpe (Lincolnshire, Inghilterra) il giorno di Natale, il 25 dicembre del 1642. (Nello stesso anno il 4 gennaio era morto Galileo Galilei). Fu astronomo, fisico e matematico, con le sue rilevanti scoperte nel campo della fisica non potè non influenzare la stessa filosofia, in particolare Newton fu l’ordinatore di tutta una serie di concetti relativi alla dinamica dei corpi che trovarono la loro suprema sintesi nella teoria della gravitazione universale, legge che sarà alla base di tutta la cosmologia successiva e verrà messa in discussione e perfezionata soltanto dalla teoria della relatività di Einstein.

1661 – Newton 19 enne, inizia gli studi universitari a Cambridge. E sulla sua strada oltre all’innato talento, ha un’altra fortuna: quello di incontrare e avere per maestro Isacco Barrow, che ben presto comprendendo il valore di questo suo allievo, si accorse di avere davanti un potenziale genio quando sottoponendogli difficili problemi e alcuni anche insoluti, il ragazzo li risolse rapidamente con eleganza e quasi con noncuranza.

1664-65 – Newton elabora le teorie matematiche e fisiche della gravitazione. Su un foglietto sgualcito fa appena vedere i suoi appunti al suo professore, che impallidisce (e ha solo 22 anni).

1665 – Con un altro manoscritto che fa nuovamente vedere al suo sconcertato professore, Newton rivela la conoscenza di analisi matematica e della gravitazione già nella forma in cui si ritroveranno nei “Principia”.

1666 – Compie alcune indagini sulla Luce, e trova una geniale soluzione, scomponendola mediante una serie di prismi ottici. Compie il memorabile esperimento rivelandoci tutta la complessa gamma dei colori dell’iride.

1669 – Barrow davanti a simile competenza sulla materia che lui insegna, decide di ritirarsi dalla cattedra di matematica per lasciarla al suo più che valente allievo, mentre lui passa a quella di teologia e filosofia. Newton che non ha ancora 27 anni ottiene così a Cambridge la cattedra di matematica.

1672 – Pubblica la “Nuova teoria della luce e del colore”. Questi studi lo portarono a occuparsi dei problemi delle lenti, permettendogli di costruire il primo telescopio riflettore. E fu proprio per questo singolare oggetto che la Royal Society, la massima accademia scientifica inglese lo accolse tra i suoi membri, e non per le sue altre importanti teorie.

1684 – Pubblica l’opera intitolata ” Del moto”. Pochi vi badarono, meno un paio di suoi estimatori che erano dentro proprio nella Royal Society. 

1686 – Newton in quel 1684, aveva conosciuto alla Royal Society ROBERT HOOKE, un fisico matematico, naturalista.

1686 – Newton con l’aiuto di Halley, pubblica così i “Principia”. Vi sono raccolte le teorie matematiche sulla derivazione e sull’integrale; le prime tre leggi della dinamica (la prima di Leonardo, la seconda di Galileo e la terza dello stesso Newton): vi sono poi i calcoli delle orbite e delle velocità dei pianeti effettuati utilizzando le leggi di attrazione universale; studi di curve matematiche particolari (le coniche), leggi di movimento dei corpi in mezzi resistenti (fluidi), determinazione della velocità del suono in diversi materiali. 

La prima edizione di Isaac Newton dei suoi Principi matematici di filosofia naturale – Wikipedia, pubblico dominio

1693 – E’ colpito da un grave esaurimento nervoso con segni di pazzia dal quale però si riprende.

1704 – Pubblica “L’Ottica”. Un’altra opera straordinaria: Newton formulò l’ipotesi, che preveniva la moderna teoria dei “quanti”, che la luce fosse composta da corpuscoli e cercò di interpretare in questo modo quasi tutti i fenomeni conosciuti. Singolare è che le varie esperienze negative dei successivi scienziati, misero in crisi questa teoria della “luce in corpuscoli” di Newton.
Per lungo tempo fu respinta dai fisici, anche dopo gli approfonditi studi di Einstein, ma poi nel 1921 con l’interpretazione dell’effetto fotoelettrico ci vinse il premio Nobel per la fisica.

1707 – Pubblica l'”Aritmetica universale”.

1712 – Pubblica la ” Teoria delle curve di terzo ordine”.

1727 – Newton muore a Londra il 20 marzo. Riposa nell’Abbazia di Westminster.

Stralcio testo tratto dalla pagina: storiologia.it sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

Un’immagine di dispersione in un prisna – foto di Jibin 1840404, opera propria rilasciata con licenza CC BY-SA 4.0

 


Newton in un ritratto di Sir Godfrey Kneller, 1702, olio su tela. – Wikipedia, pubblico dominio

Una replica del secondo telescopio riflettore di Isaac Newton del 1672 – WikipediaUser:Solipsist (Andrew Dunn), immagine rilasciata con licenza CC BY-SA 2.0

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