Johannes Vermeer, più conosciuto come Jan Vermeer, è stato un famoso pittore olandese del XVII secolo.
La figura di Jan, o Jannis, Vermeer è sempre stata avvolta nel mistero. Sulla sua vita e sulla sua formazione artistica si conoscono solo pochi dettagli.
Nacque a Delft, in Olanda e fu battezzato presso la Nieuwe Kerk (Chiesa Nuova). Suo padre era Reynier Janszoon e svolgeva tre attività (tessitore, albergatore e mercante d’arte). Non si hanno notizie certe relative alla sua infanzia ed alla sua educazione.
Di certo si sa che Vermeer subì il fascino dei numerosi artisti che vendevano i quadri al padre. È difficile attribuire anche il suo primo maestro d’arte, forse era sotto la guida di Leonaert Bramer o Carel Fabritius.

Nell’ottobre 1652 muore il padre e Jan si trova a gestire sia la locanda sia il commercio di opere d’arte.
L’anno dopo decide di sposarsi con Catharina Bolnes, una ragazza appartenente ad una ricca famiglia cattolica (20 aprile 1653), anche se trovò notevoli resistenze da parte della suocera e per questo decise di convertirsi al Cattolicesimo per compiacerla.

Della vita coniugale del pittore non si sa molto, ebbe molti figli (quattro morirono in giovane età, altri undici raggiunsero la maggiore età, anche se soltanto uno era maggiorenne quando l’artista morì).

Poco si sa della sua carriera artistica, eccetto che sicuramente la sua fama crebbe molto rapidamente. Il primo documento sulla presenza di Jan nel mondo dell’arte risale al 29 settembre 1653 quando venne accolto nella corporazione di San Luca con la qualifica di pittore.
Nel 1662 venne eletto alla prestigiosa carica di decano della corporazione che conservò per due anni e l’onore gli toccò nuovamente nel 1670.
A causa della sua tecnica lenta e laboriosa – nonostante le sollecitazioni del suo facoltoso mecenate e committente van Rujiven – la sua produzione era molto limitata e di conseguenza i prezzi risultavano elevati e le vendite erano scarse. Per queste ragioni l’artista fu sempre assillato da problemi economici.
Nel 1672 l’esercito francese invase l’Olanda gettando in crisi l’intera economia, compreso il mercato dell’arte e così Vermeer non riuscì più a vendere nessun quadro.

Nel luglio 1675 morì lasciando la famiglia in condizioni disperate. La moglie dovette vendere tutte le opere del marito e così l’artista finì nell’oblio.

Fra i dipinti più noti di Vermeer (tra la quarantina giunti fino ad oggi, quasi tutti di piccole dimensioni) figurano: La lattaia e la Ragazza col turbante, il quadro che ha ispirato la scrittrice Tracy Chevalier nel romanzo Ragazza con l’orecchino di perla in cui immagina che la giovane domestica Griet sia la vera e propria musa ispiratrice e sogno proibito del pittore.

Stralcio testo tratto dalla pagina enciclopedia-1.com sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

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(cliccare sulle immagini per ingrandirle)

Johannes Vermeer – La lattaia (c. 1658), Rijksmuseum di Amsterdam – Wikipedia, pubblico dominio

Johannes Vermeer – La merlettaia, Museo del Louvre, Parigi – Wikipedia, pubblico dominio

Johannes Vermeer – Ragazza col turbante (Ragazza con l’orecchino di perla) – L’Aia, Pinacoteca reale Mauritshuis – Wikipedia, pubblico dominio

Johannes Vermeer – Giovane donna che suona una chitarra – Londra, Kenwood House Iveagh Bequest – Wikipedia, pubblico dominio

Johannes Vermeer – Fantesca che porge una lettera alla signora, Frick Collection, New York – Wikipedia, pubblico dominio

Johannes Vermeer – Pesatrice di perle, National Gallery of Art, Washington – Wikipedia, pubblico dominio

Johannes Vermeer – Il bicchiere di vino – Berlino Gemäldegalerie – Wikipedia, pubblico dominio

Johannes Vermeer – Il concerto – Wikipedia, pubblico dominio

Johannes Vermeer – L’arte della pittura – Vienna, Kunsthistorisches Museum – Wikipedia, pubblico dominio

Johannes Vermeer – Dama al virginale con gentiluomo, ‘La lezione di musica’, Royal Collection in London – Wikipedia, pubblico dominio

Johannes Vermeer – Dama seduta al verginale (c. 1670-1672), National Gallery di Londra – Wikipedia, pubblico dominio

Johannes Vermeer – L’astronomo (c. 1668), Musée du Louvre a Parigi – Wikipedia, pubblico dominio