La leggenda della Colonna di San Paolo narra le origini del cristianesimo nella città di Reggio Calabria ed in Calabria.

La chiesa reggina infatti fonda le sue origini sulla predicazione dell’apostolo Paolo, giunto in città da Siracusa “di lì costeggiando giungemmo a Reggio” come ricordato negli atti degli apostoli (28, 13). Egli fu imbarcato su una nave romana come prigioniero, intorno al 61. Dopo la partenza da Siracusa, fu deciso di fare tappa a Reggio, centro visibile dal mare con le sue alte mura e le imponenti architetture.
Paolo quindi sbarcò in città con la speranza di evangelizzare la cittadinanza e compiere la sua missione.

Il pezzo di colonna custodito presso il Duomo di Reggio Calabria. – Wikipedia, pubblico dominio

Giunto nei pressi del Tempio dei Castori, luogo in cui gli abitanti si recavano per i sacrifici agli dei, iniziò a parlare loro del Signore del cielo e della terra e di suo figlio fatto uomo, Gesù.

Le sue parole provocarono l’ilarità dei presenti e l’attenzione dei sacerdoti, preoccupati dalle promesse e dalle parole di speranza di quell’uomo. I presenti invitarono i centurioni a far imbarcare quel prigioniero irrispettoso e bugiardo ma Paolo, guidato dalla Provvidenza, prese una candela e, poggiatala su di una colonna, chiese di poter ancora parlare fino a quando questa fosse rimasta accesa. La folla in silenzio iniziò ad ascoltare le parole dell’apostolo e, giunto ormai il tramonto vide che, consumatasi la fiammella, cominciava a bruciare la colonna. Tale prodigio cancellò ogni dubbio sulle parole dell’apostolo Paolo, che battezzò i presenti nel nome di Gesù.

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