Crosia-cs – Image by Martin Forciniti from Pixabay

Il pomeriggio del 23 maggio 1987, alle 16.30 nella chiesetta della Pietà di Crosia (Cosenza), una statua raffigurante la Madonna della Pietà ha iniziato a lacrimare poi a incarnarsi e a parlare a due giovani del luogo. 

Il primo veggente è Vincenzo Fullone (che al tempo aveva solo 15 anni): 
«Avvicinati» gli avrebbe detto Maria «non avere paura. Io sono la tua Mamma. Io sono la Vergine della pace e dei miracoli. Pregate perché il mondo ha molto bisogno di preghiera. Domani, alla stessa ora, ti voglio qui. Gli avvertimenti all’umanità non sono ancora terminati». 
Quindi il ragazzo riceve un messaggio segreto. 
Da martedì 26 maggio 1987 la Madonna di Crosia appare oltre che a Fullone, anche ad Anna Biasi, (una ragazzina di allora solo 13 anni). 
Da allora il fenomeno si è ripetuto in continuazione: a volte la Madonna appare all’improvviso ai veggenti nelle loro rispettive case. 

Durante la settimana pasquale Vincenzo Fullone rivive in estasi le diverse fasi della passione e della crocifissione di Gesù: sono ore di disperazione e di angoscia, le sue mani e i suoi piedi si contraggono come se fossero trapassati da chiodi (e due studiosi hanno confermato l’impossibilità per qualsiasi mistificatore di imitare così perfettamente certe posizioni delle dita). 
Anna Biasi rivelò, in un’intervista, che a volte gli è apparso anche Satana sotto forma di Maria. Ma è facile riconoscerlo per il fatto che non riesce a rispondere «sempre sia lodato». 
Il fautore delle riprese del primo fenomeno celeste è Pasquale Campana, parrucchiere allora ventiseienne, residente nella frazione di Mirto, il quale decise di “piazzarsi giorno e notte con una telecamera dinanzi alla chiesa dove di solito avvenivano queste cose strane“. Durante una delle ennesime apparizioni serali, il veggente Vincenzo Fullone si alza ed avvisa la gente di uscire dalla chiesetta e di “osservare il cielo“. Anche Campana, che sta riprendendo la scena, si reca all’esterno, guarda verso l’alto e scopre una luce insolita come “un aereo che faceva troppa luce“. Tenendo la telecamera “appoggiata sulla spalla” Campana inizia a filmare quel “globo che girava su se stesso“. Uno spezzone del filmato è trasmesso dalla RAI; esso mostra, contro uno sfondo completamente scuro, un grosso punto luminoso in movimento, il punto luminoso appare gonfiarsi a dismisura fino ad assumere l’aspetto di una circonferenza con un bordo luminoso, una parte interna un po’ più pallida, un foro centrale scuro e due modanature, una superiore, più ampia, ed una inferiore, triangolare, più modesta. L’impressione è quella di un allontanamento ed avvicinamento assai veloci del corpo. Sulla colonna sonora sono udibili molte voci confuse ma anche alcuni commenti, in dialetto calabrese, di persone che sembrano aver visto anch’esse qualcosa di insolito nel cielo. Fra i testimoni anche il parroco don Luigi Mazza. 

La chiesa della Pietà ha visto ormai passare centinaia di migliaia di pellegrini devoti all’immagine mariana molti dei quali hanno testimoniato di vedere fenomeni straordinari in cielo: il sole in pieno giorno, gira vorticosamente su se stesso, cambia colore, si avvicina e si allontana nel cielo, appaiono immagini sacre o iscrizioni all’interno della sfera…e tutto ciò perfettamente visibile ad occhio nudo! Nella sola giornata di domenica 23 maggio 1993 sono giunti nel paesetto del cosentino ben 500 pullman provenienti da tutte le regioni d’Italia. 
La diocesi di Rossano, nella cui giurisdizione entra Crosia, sta ancora studiando il fenomeno, anche se l’arcivescovo Serafino Sprovieri si è recato sul luogo, si è intrattenuto con entrambi i veggenti e ha celebrato una messa nel terzo anniversario delle apparizioni. Il 23 maggio del 1992, al momento dell’estasi mistica di Vincenzo e Anna, era presente anche l’arcivescovo di Locri, monsignor Antonino Ciliberti

Stralcio testo tratto dalla pagina: mary4878.wordpress.com sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

.31/05/2017 – Secondo la stampa locale, la Madonna è ri-apparsa. Proprio lì, in quella chiesetta polverosa in cui Vincenzo raccolse per la prima volta le sue lacrime in un fazzoletto di stoffa. Il 23 maggio scorso, infatti, in occasione della celebrazione del trentennale delle apparizioni, Anna (che oggi vive a Milano ma ogni 23 maggio torna a Crosia) avrebbe avuto un nuovo incontro ravvicinato con la Vergine. A distanza di quasi venticinque anni da quel 23 novembre 1992. In cui Vincenzo e Anna, al termine della tradizionale concelebrazione, caddero in un’evidente estasi.

Ancora una volta, la Madonna pur non toccando terra, si è rivolta e rivelata ad Anna Biasi. Solo a lei e a nessun altro. Di fronte a una folla di testimoni e fedeli (pare fossero presenti anche il sindaco di Crosia Tonino Russo e il parroco della Chiesa dedicata a San Francesco d’Assisi, don Claudio Cipolla). Che però, probabilmente, non devono aver preso queste “apparizioni private” molto sul serio. Se è vero, come lo è, che in meno di un soffio di vento un velo di paura e ipocrisia è calato implacabilmente sulla Valle del Trionto.

Stralcio testo tratto dalla pagina: temponuovo.net sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

Vi suggerisco la visione di un video trovato su YouTubeMadonna della pietà di Crosia ,da MicheleExpert