Menta faceva parte del gruppo di ninfe conosciute con il nome di Naiadi che erano delle dee minori che presiedevano a tutte le acque dolci della terra e possedevano facoltà guaritrici e profetiche.

Le Naiadi si distinguevano in:

  • Potameidi, ninfe dei fiumi.
  • Pegee, ninfe delle sorgenti.
  • Crenee o Creniadi, ninfe delle fontane.
  • Limniadi, ninfe dei laghi.
  • Eleadi, ninfe delle paludi.

Il culto delle Naiadi, che erano considerate benefiche divinità della salute, ebbe maggior diffusione fra i contadini, i quali le onoravano con offerte di fiori, frutta e latte.

John William Waterhouse – Hilas viene catturato dalle Naiadi (ninfe acquatiche) mentre cerca acqua potabile. – Wikipedia, pubblico dominio

Menta (Myntha) era una bellissima ninfa partorita nel fiume infernale Cocito, affluente dell’Acheronte e viveva nel regno infernale comandato da Ade, di cui era la concubina.
Persefone, gelosa del marito, si dispiacque dell’unione e si infuriò quando Menta proferì contro di lei minacce spaventose e sottilmente allusive alle proprie arti erotiche. Persefone, sdegnata, la fece a pezzi: Ade le consentì di trasformarsi in erba profumata, la menta, ma Demetra la condannò alla sterilità, impedendole di produrre frutti.
Ade aveva un tempio ai piedi del monte Menta (o Minthe), in Elide.

Un’altra versione del mito, citata anche da Ovidio nelle sue Metamorfosi, suggerisce che fu Persefone stessa a trasformare Menta in pianta, scegliendo una forma insignificante che non destasse attenzione né potesse essere paragonata ad altre piante per bellezza o utilità.

Un’altra versione ancora racconta che Zeus (o Zeus Katactonio, cioè Ade stesso), innamoratosi di Menta, ebbe da lei un rifiuto in seguito ad una proposta. Sdegnato del comportamento, la tramutò in una pianta fredda così come la bella ninfa era stata con lui.

Stralcio testo tratto dalla pagina: unmondoaccanto.blogfree sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

Image by ELCORREODELSOL from Pixabay

.