Nausicaa è una figura della mitologia greca, figlia di Alcinoo (re dei Feaci) e di Arete.

Apollonio di Giovanni – Avventure di Ulisse 02 – Wikipedia, pubblico dominio.

Leggiamo nell’Odissea, il poema epico greco attribuito al poeta Omero, che Odisseo, aiutato da Atena, potè approdare sulla costa di Scheria, la terra dei Feaci.
Stremato, s’addormentò nel bosco che costeggiava un fiume. Al mattino, fu svegliato dalle grida e dalle risa di un gruppo di ragazze. Era Nausicaa, figlia del re dell’isola, con le sue ancelle, venute a lavare la biancheria e a giocare sulle rive del fiume.
Odisseo, coprendo la sua nudità con un ramo fronzuto, si mostrò loro e chiese, con dolci parole, di aiutarlo.

Pierre Henri de Valenciennes – Ulisse che implora l’assistenza di Nausicaa, 1790 – Wikipedia, pubblico dominio.

Nausicaa gli diede vesti per coprirsi e gli indicò la strada che portava al palazzo di suo padre, il re Alcinoo. Presso Alcinoo e la regina Arete, Odisseo (Ulisse) fu accolto con grande ospitalità.

La vicenda, esemplificativa del concetto di ospitalità (xenia) presso gli antichi Greci, viene brevemente riassunta da Igino Astronomo nelle sue Fabulae.

Stralcio testo tratto dalla pagina: unmondoaccanto.blogfree sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

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