Lucas Cranach il Vecchio – Trinità (Wikipedia – Pubblico dominio)

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Giovanni 1,1-5

[1] In principio era il Verbo,
il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
[2] Egli era in principio presso Dio:
[3] tutto è stato fatto per mezzo di lui,
e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.
[4] In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
[5] la luce splende nelle tenebre,
ma le tenebre non l’hanno accolta.

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Giovanni 8, 28-30

[28] Disse allora Gesù: “Quando avrete innalzato il Figlio dell’uomo, allora saprete che Io Sono e non faccio nulla da me stesso, ma come mi ha insegnato il Padre, così io parlo. [29] Colui che mi ha mandato è con me e non mi ha lasciato solo, perché io faccio sempre le cose che gli sono gradite”. [30] A queste sue parole, molti credettero in lui.

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Giovanni 10, 25-30

 [25] Gesù rispose loro: “Ve l’ho detto e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste mi danno testimonianza; [26] ma voi non credete, perché non siete mie pecore. [27] Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. [28] Io do loro la vita eterna e non andranno mai perdute e nessuno le rapirà dalla mia mano.[29] Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti e nessuno può rapirle dalla mano del Padre mio. [30] Io e il Padre siamo una cosa sola”.

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Giovanni 14, 26-29

[26] Ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, egli v’insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto. [27] Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. [28] Avete udito che vi ho detto: Vado e tornerò a voi; se mi amaste, vi rallegrereste che io vado dal Padre, perché il Padre è più grande di me. [29] Ve l’ho detto adesso, prima che avvenga, perché quando avverrà, voi crediate.

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Giovanni 17, 1-5

[1] Così parlò Gesù. Quindi, alzati gli occhi al cielo, disse: “Padre, è giunta l’ora, glorifica il Figlio tuo, perché il Figlio glorifichi te. [2] Poiché tu gli hai dato potere sopra ogni essere umano, perché egli dia la vita eterna a tutti coloro che gli hai dato. [3] Questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio, e colui che hai mandato, Gesù Cristo. [4] Io ti ho glorificato sopra la terra, compiendo l’opera che mi hai dato da fare. [5] E ora, Padre, glorificami davanti a te, con quella gloria che avevo presso di te prima che il mondo fosse.

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Matteo 28, 19-20

[19] Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo,[20] insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”.

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RIFLESSIONE:

Noi cristiani crediamo in un solo Dio, unico nella sua essenza, ma che si manifesta in tre Persone distinte: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Questa verità, fondamentale per la nostra fede, è conosciuta come il dogma della Trinità ed è uno dei misteri centrali del cristianesimo. Sebbene la natura trinitaria di Dio superi la piena comprensione umana, essa è stata esplorata, definita e trasmessa nei secoli attraverso la Sacra Scrittura, la Tradizione e l’insegnamento della Chiesa.

Il dogma della Trinità è espresso chiaramente in alcuni dei principali simboli della fede cristiana, come il Credo niceno-costantinopolitano, formulato nei concili ecumenici di Nicea (325 d.C.) e di Costantinopoli (381 d.C.), e nel Credo di Sant’Atanasio, che sottolinea con precisione la coeguaglianza e la coeterneità delle tre Persone divine. Inoltre, la teologia scolastica, in particolare grazie all’opera di San Tommaso d’Aquino, ha cercato di approfondire e spiegare razionalmente questa verità, pur riconoscendo sempre il mistero che essa racchiude.

Nel corso dei secoli, la dottrina trinitaria è stata oggetto di numerosi approfondimenti e discussioni, talvolta anche di controversie, sia nella Chiesa d’Oriente che in quella d’Occidente. Questi confronti, anziché minare l’unità della fede, hanno contribuito a chiarire e difendere i termini della dottrina trinitaria, opponendosi alle eresie come l’arianesimo o il modalismo.

La Santissima Trinità è uno dei misteri più profondi e centrali della fede cristiana. Non si tratta di un concetto astratto o di un rompicapo teologico, ma di una realtà viva che rivela il volto di Dio: uno solo in tre Persone (Padre, Figlio e Spirito Santo). È l’immagine di un Dio che non è solitudine, ma relazione:

      • Il Padre è la fonte, il principio senza principio. È Colui che genera, che dona tutto, che ama per primo.
      • Il Figlio è generato, non creato. È il Logos, la Parola che si è fatta carne in Gesù. È Dio che si fa vicino, che entra nel tempo e nella nostra condizione umana.
      • Lo Spirito Santo è l’Amore che unisce, che vivifica, che guida. Non è un’energia impersonale, ma una Persona che abita nel cuore di ogni credente.

Guercino – La Trinità (Wikipedia – Pubblico dominio)

La Trinità ci insegna che l’amore autentico è comunione, dono reciproco, apertura all’altro. In una società spesso dominata dall’individualismo, la Trinità è una provocazione: ci mostra che vivere per sé stessi non basta. L’essere umano, creato a immagine di Dio, trova il suo vero significato solo nella relazione, nella condivisione e nel dono di sé.

Riflettere sulla Trinità non è un esercizio riservato agli esperti, ma un’opportunità per riscoprire chi siamo. Ogni volta che amiamo gratuitamente, costruiamo ponti, o perdoniamo, partecipiamo, anche senza accorgercene, alla vita stessa di Dio.

Il mistero resta, ma non è lontano. La Trinità è il cuore pulsante della nostra fede: ci rivela un Dio che è Amore in sé stesso e per noi.

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