Da secoli si raccontano storie di grotte e tunnel nelle profondità della terra, passaggi sotterranei che conducono a regni di demoni e mostri. È possibile che queste leggende nascondano una sorprendente verità? Forse ci sono davvero luoghi misteriosi e inspiegabili sotto i nostri piedi, luoghi le cui origini potrebbero non essere di questo mondo.

 

La Cappadocia, nella Turchia orientale, è delimitata al nord dal Mar Nero e a sud dalla catena montuosa del Tauro.

Nel 1963, una semplice ristrutturazione nella città di Derinkuyu porta ad una scoperta straordinaria.

L’apertura della parete di una grotta, rivela un passaggio verso una città sotterranea, antica di migliaia di anni, ad oltre 85 metri di profondità.
Ci sono tredici piani che scendono sottoterra, con pozzi di ventilazione e circa quindicimila bocchette che portano l’aria anche ai livelli più profondi.
Per quanto incredibile, le camere rocciose scoperte potevano contenere circa 20 mila persone tra uomini, donne e bambini. Ci sono perfino tracce di centri religiosi, magazzini, torchi per il vino e stalle per il bestiame.

Image by Hans Braxmeier from Pixabay

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La città ha beneficiato della presenza di un fiume sotterraneo e pozzi d’acqua. Era una piccola città completamente autosufficiente, che ancora oggi stupisce studiosi e ingegneri.Nei livelli sotterranei sono stati trovati sale da pranzo, cucine annerite dalla fuliggine, cantine, botteghe di alimentari, una scuola, numerose saloni e anche un bar.

La costruzione di una città come Derinkuyu sarebbe stata un’impresa per chiunque, anche in tempi moderni e con attrezzature moderne. Pensare che un’opera del genere sia stata realizzata in un’epoca così remota è semplicemente stupefacente, paragonabile solo alle piramidi d’Egitto.
A Derinkuiu, a causa della morbidezza della pietra, bisognava stare molto attenti a fornire abbastanza supporto ai piani superiori con i pilastri, altrimenti ci sarebbero stati crolli catastrofici.
Invece, è sorprendente l’assenza di qualsiasi traccia di collasso grave, quindi dobbiamo supporre che dovessero essere particolarmente abili e conoscessero molto bene il materiale roccioso.

Parliamo di popoli antichissimi, ed è difficile immaginare come possano aver fatto a realizzare un’opera del genere. Forse furono aiutati da qualche altra civiltà?

Ma chi ha costruito questa enorme città sotterranea?
E quale motivazione misteriosa li ha spinti a vivere sottoterra?
Perché qualcuno vorrebbe vivere nella profondità di queste strane caverne?

Secondo molti archeologi e studiosi, è probabile che Derinkuyu servisse come rifugio temporaneo durante le invasioni e che sia stata costruita intorno all’800 a.C. dai Frigi, un popolo dell’Età del Bronzo imparentato con i Troiani.

Altri credono che sia stata costruita dagli Ittiti, popolo guerriero menzionato nella Bibbia e che aveva prosperato centinaia di anni prima. Ma è possibile che la città sotterranea sia ancora più antica?
Secondo i teorici degli “Antichi Astronauti” lo è, e forse di varie migliaia di anni.

Imagine rinvenuta a Doura Europos (Siria), risalente al III secolo d.C., che, comunemente, viene intesa come quella del profeta iranico Zarathustra. – Wikipedia, pubblico dominio

La Cappadocia faceva parte dell’impero di Zoroastro, di origine persiana, con una delle più antiche tradizioni religiose dell’umanità.
Si ritiene che la religione di Zoroastro, una fede antica basata sulle forze opposte del bene e del male, abbia fortemente influenzato sia l’Induismo che il Giudaismo e il Cristianesimo.

Fondata intorno al VI secolo a.C., il suo dio principale è il creatore Ahura Mazdā. Nel secondo capitolo del testo sacro zorastriano “Avestā”, Ahura Mazdā salva l’intero genere umano da un distrato ambientale globale, un pò come la storia di Noè nella Bibbia ebraica.

Il grande profeta Yima fu incaricato dal creatore di costruire il palazzo “Vara di Yima” al fine di proteggere tutte le creature dall’imminente disastro. Secondo i teorici degli Antichi Astronauti, questo palazzo sarebbe da identificare con l’opera realizzata a Derinkuyu.

Come raccontano i testi sacri, Yima costruì una città sotterranea a più piani per proteggere un gruppo scelto di persone e animali non dall’alluvione, ma da un’era glaciale globale.

Nella “Vendidad” viene denominato come il “malvagio inverno”. Secondo molti climatologi classici, l’ultima era glaciale si è verificata circa 18 mila anni fa, terminando intorno al 10 mila a.C.
È possibile che Derinkuyu sia stata costruita come rifugio da un devastante inverno globale?

Non potendo datare la pietra al carbonio, chiunque può fare ipotesi su quanto sia antica Derinkuyu. Ma se Derinkuyu dovesse essere la città sotterranea che Ahura Mazdā ha ordinato di costruire, forse c’è un sorprendente nucleo storico dietro la leggenda. Se è così, chi o cosa era il dio Ahura Mazdā?

Ahura Mazda – Illustrazione da Brockhaus ed Efron Jewish Encyclopedia. – Wikipedia, pubblico dominio

Dai testi sacri zoroastriani, Ahura Mazdā sembra essere il responsabile della gestione di tutto quello che succede sulla Terra.

Lo si può leggere in vari modi: potrebbe rappresentare una sorta di forma di coscienza universale che sovraintende alla vita dell’universo e dell’umanità, oppure, molto più concretamente, potrebbe rappresentare un’intelligenza extraterrestre che vigila sul pianeta.

Quasi tutti i testi sacri antichi parlano della conoscenza data al genere umano da “divinità” discese dal cielo.
È possibile che Ahura Mazdā sia stato un essere intelligente proveniente da un altro mondo e che sia stato riconosciuto come un dio dalle antiche popolazioni terrestri?
E se sì, ha fornito la tecnologia necessaria ai suoi seguaci per costruire questo complesso labirinto di protezione contro un disastro ambientale?

Ma ci potrebbe essere un’altra inquietante ragione dietro la costruzione di Derinkuyu. Secondo alcuni studiosi, un indizio sarebbe l’insolito sistema di sicurezza della città sotterranea, realizzato con porte da 500 chili posizionate su rotelle e che possono essere spostate da una sola persona.
Queste porte sono state realizzate con grande ingegno. In pratica, si possono aprire facendo leva solo dall’interno. Ciò lascia supporre che chiunque abitasse a Derinkuyu si nascondesse da qualcosa o da qualcuno.

Secondo i testi antichi zoroastriani, Ahura Mazdā si alza in cielo in un carro divino e muove guerra contro il suo eterno nemico Angra Mainyu, il demone della distruzione. È possibile che si tratti, come sostengono molti teorici degli Antichi Astronauti, della raffigurazione di due forze extraterrestri che si scontrano per il controllo della Terra e delle sue risorse?

Dio persiano Ahura Mazda – Persepolis, Iran – Wikipedia, foto di Yare zaman2000, opera propriam rilasciata con licenza CC BY-SA 4.0

Solo delle intelligenze evolute avrebbero potuto avere la capacità di alzarsi in volo con dei veicoli aerei (carri divini). Queste entità erano in possesso di quel genere di macchine di cui si legge in ogni cultura antica del mondo! Basti pensare alle “Vimana” della tradizione Indù o al “Carro di Fuoco” nella Bibbia ebraica che rapisce il profeta Elia portandolo in cielo…

 

Stralcio testo tratto dalla pagina: ilnavigatorecurioso.it sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

 

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