William-Adolphe Bouguereau – Ninfe e Satiro, 1873 – Wikipedia, pubblico dominio

Le Meliadi o Melie nella mitologia greca erano le ninfe del frassino nate dal sangue di Urano caduto su Gea.
La più famosa era Melia che, con il dio fluviale Inaco, generò Io, amata da Zeus. Da Apollo generò Tenedo.

Le Meliadi sono anche connesse alla nascita dell’uomo; si diceva infatti che gli uomini dell’età del ferro nacquero dai frassini (Esiodo).
Secondo la leggenda proteggevano i bambini che venivano abbandonati sotto gli alberi.

Per altri favolisti, però, le meliadi erano divinità della battaglia sanguinosa, perché con il legno del frassino si costruivano giavellotti.

Stralcio testo tratto dalla pagina: unmondoaccanto.blogfree sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…

 

Nota tratta da Wikipedia

Erano le mogli degli uomini dell’età dell’argento e le madri di quelli dell’età del bronzo (che fu la terza generazione dell’umanità) ed hanno allattato i loro figli con miele e linfa dei frassini e li hanno armati con lance fatte con il legno dei loro alberi (i frassini).
Ma gli uomini dell’età del bronzo furono una razza troppo guerriera e così Zeus la distrusse con le inondazioni del Grande Diluvio

Secondo alcuni autori e poiché con il legno del frassino si costruivano lance, frecce e giavellotti le Meliadi erano divinità della battaglia sanguinosa.
Callimaco le cita al fianco dei Cureti quando sul monte Ida difesero Zeus infante ed appena consegnatogli dalla ninfa arcadiana Neda.