Élisabeth Sophie Chéron – Un’incisione raffigurante Cleopatra – Wikipedia, pubblico dominio

Bella o brutta che fosse, più o meno lungo che fosse il suo naso, Cleopatra era una donna alla quale era davvero molto difficile resistere. Colta, brillante, dotata di una bellissima voce, conservatrice affascinante nelle molte lingue che perfettamente padroneggiava, Cleopatra, al di là del fascino del suo corpo, seduceva servendosi dell’intelligenza e dello spirito. E, quando era necessario, ricorreva a veri colpi di teatro.

Cleopatra nacque presumibilmente ad Alessandria d’Egitto, figlia del faraone Tolomeo XII che, poco prima di morire, l’aveva nominata co-reggente insieme al fratellino di dieci anni Tolomeo XIII, sposato secondo le leggi egizie (era infatti concesso alle donne di regnare solo come spose dei fratelli regnanti). Ma ben presto Tolomeo, affiancato dal fedele consigliere Potino, tentò di deporre Cleopatra e di costringerla a lasciare Alessandria.

Pietro da Cortona – Cesare rimette Cleopatra sul trono d’Egitto – Museo delle Belle Arti di Lione – Wikipedia, pubblico dominio

La regina radunò un esercito, dando vita ad una guerra civile. In quel mentre, lo sconfitto generale romano Pompeo giunse in Egitto, cercando rifugio dal rivale Giulio Cesare. Dapprima Tolomeo finse di accettare la sua richiesta, ma dopo poco tempo lo fece uccidere per mano di Potino, nella speranza di ingraziarsi il favore di Cesare. Quando questi giunse, Tolomeo gli offrì la testa del rivale, provocando l’ira di Cesare, che fece giustiziare Potino, iniziando a mettere ordine e sistemare la confusa situazione egiziana.

A questo punto convocò alla reggia Tolomeo e Cleopatra. La regina, però, temendo di cadere vittima di un agguato del fratello tornando a palazzo ricorse a uno stratagemma: dopo aver convinto un suo fedele amico ad avvolgere in un grande tappeto, legato con una cinghia, il giovane si presentò a palazzo con il suo lungo involto sulle spalle, dicendo di dover consegnare un dono a Cesare, riuscendo quindi a giungere e inoltrarsi sino agli appartamenti del console. Al suo cospetto, srotolò il grande tappeto.

Busto di Gaio Giulio Cesare, dittatore romano e amante di Cleopatra (Musei Vaticani, Città del Vaticano) – Wikipedia, pubblico dominio

Facilmente immaginabili la sorpresa e il divertimento di Cesare dinnanzi alla bellezza della giovane regina d’Egitto, che indossava gli abiti più sontuosi e succinti, i gioielli più pregiati. Rivolgendosi a lui in latino, gli domandò protezione dal fratello. L’effetto fu irresistibile; alcune fonti sostengono che divennero amanti la notte stessa.  Cominciò così il loro amore. Un amore importante, sembrerebbe di poter dire, da cui nacque Cesarione; la regina arrivò a trasferirsi a Roma , per lui.

Ma cosa spinse la regina d’Egitto a una simile scelta? Un vero, folle amore, o la speranza che Cesare, privo di eredi maschi, potesse considerare Cesarione come suo successore?  Certo è che Cleopatra fece di tutto perchè questa speranza prendesse concretezza.

Nonostante tutto, Cesare non pensò mai , neppure lontanamente, di soddisfare il suo desiderio, né di sposare la bella regina d’Egitto, perchè troppo curante del ruolo rivestito, troppo concentrato sulle sue ambizioni, memore del suo dovere verso Roma. Così anche in Cleopatra, dopo un primo periodo di passione, la ragione prese il sopravvento; resasi conto che Cesare non l’avrebbe mai sposata e che Cesarione non sarebbe mai stato il suo erede, se ne tornò in Egitto, consapevole del suo ruolo, del suo potere e della sua dignità di regina.

La storia di Cesare e Cleopatra, insomma, sembra una grande appassionata avventura tra due personaggi, per i quali, per ragioni più che comprensibili, l’amore non stava al primo posto nella lista delle priorità.

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Stralcio testo tratto da uno scritto di Francesca Cipparrone pubblicato in meteoweb.eu ove vi suggerisco di continuare la lettura…

 

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