Metaponto è l’eroe eponimo della città di Metaponto, di cui fu fondatore e re. All’inizio della nostra note troviamo Metaponto re di Icaria e padre adottivo d’Eolo il Giovane e di Beoto.
Metaponto aveva minacciato di ripudiare Teano, la moglie sterile, se non gli avesse generato un figlio nel volgere di un anno.
(Secondo Igino, una donna mortale di nome Melanippe (o Arne) ebbe dal dio Poseidone due gemelli, chiamati Eolo e Beoto. Tuttavia il padre della donna, chiamato anch’egli Eolo, non credendo al racconto della relazione col dio, per punizione fece accecare e imprigionare Melanippe, e fece esporre i figli su una montagna perché morissero di stenti.
Arrivò però una mucca ad allattarli, finché un gruppo di pastori, avendo visto l’evento miracoloso, decisero di raccogliere e allevare i due bambini. Fu soprattutto il mandriano Ippote a curarsi di loro. Nota tratta da wikipedia)
Durante l’assenza di Metaponto, recatosi a interpellare un oracolo, Teano invocò l’aiuto del mandriano che le portò i gemelli trovati sul monte; e Teano li fece credere suoi.
In seguito, poiché non era sterile come si credeva, Teano partorì davvero due gemelli; ma i due trovatelli, grazie alla loro origine divina, erano di gran lunga più belli e dunque i prediletti di Metaponto.
Rosa dalla gelosia, Teano attese l’occasione opportuna e, quando Metaponto si assentò nuovamente per sacrificare nel santuario di Artemide Metapontina, ordinò ai propri figli di andare a caccia con i fratelli maggiori e di ucciderli simulando un incidente.
Il malvagio disegno tuttavia fallì, perché Poseidone venne in aiuto dei propri figli i quali uscirono vittoriosi dalla lotta. Eolo e Beoto riportarono dunque al palazzo i cadaveri dei due gemelli di Teano, e la madre, alla loro vista, si uccise.
Eolo e Beoto si rifugiarono allora dal loro padre adottivo, il mandriano, e Poseidone stesso rivelò il segreto della loro nascita. Ordinò poi che essi accorressero in aiuto della loro madre, che ancora languiva nella prigione, e uccidessero il suo padre adottivo Desmonte.
I gemelli ubbidirono senza esitare; Poseidone ridonò la vista ad Arne e tutti e tre ritornarono a Icaria. Quando Metaponto seppe che Teano l’aveva ingannato, sposò Arne e adottò i figli di lei come suoi eredi.
Tutto andò bene per qualche tempo, finché Metaponto decise di ripudiare Arne e di sposarsi di nuovo.
Eolo e Beoto insorsero in difesa della madre e uccisero Autolita, la nuova regina; furono però costretti a rinunciare alla successione al trono e a fuggire.
Beoto si rifugiò con Arne nel palazzo del nonno Eolo, che gli affidò la parte meridionale del suo regno e la chiamò Arne, mentre i suoi abitanti portano il nome di Beoti.
Eolo frattanto era salpato con un gruppo di amici e prese possesso delle sette isole Eolie del mar Tirreno, dove divenne famoso come consigliere degli dèi e custode dei venti.
Stralcio testo tratto dalla pagina: unmondoaccanto.blogfree sulla quale vi suggerisco di continuare la lettura…